Leonardo Lugaresi eBooks

eBooks di Leonardo Lugaresi

Leonardo Lugaresi, studioso di storia del cristianesimo antico e di letteratura patristica, ha conseguito il Dottorato in scienze religiose all’Università di Bologna e all’École Pratique des Hautes Études di Parigi. Ha tenuto corsi di Letteratura cristiana antica all’Università di Bologna e di Storia del Cristianesimo all’Università di Chieti. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui l’edizione commentata delle Orazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno contro l’imperatore Giuliano (Firenze 1993 e 1997) e un’ampia monografia sul problema del giudizio cristiano sugli spettacoli: Il teatro di Dio. Il problema degli spettacoli nel cristianesimo antico (II-IV secolo) (Brescia 2008).

EBOOK   9788869273698

Realtà e metafora dello spettacolo nella riflessione di Filone: Tra eredità biblica e cultura ellenistica. E-book. Formato PDF Leonardo Lugaresi   -  Guaraldi, 2018  - 

In un autore “di frontiera” qual è Filone di Alessandria, di fede ebraica e al tempo stesso di cultura greca, un tema come quello degli spettacoli, che è centrale nella società e nella cultura ellenistico-romana ma sostanzialmente estraneo alla tradizione biblica, potrebbe sembrare a prima vista irrilevante, se non di ostacolo a quella fertile mescolanza tra i due mondi che egli in tutta la sua opera persegue, e forse per questo motivo esso è stato finora relativamente poco considerato dagli studiosi. In realtà, il giudaismo del suo tempo, sia quello palestinese che ancor più quello della diaspora, aveva già dovuto fare i conti con la pervasiva influenza dei ludi su tutti gli aspetti della vita sociale dell’impero romano e anche nella riflessione filoniana i riferimenti all’agone e al teatro, sia come pratiche reali sia nella loro valenza metaforica, giocano un ruolo tutt’altro che marginale e danno lo spunto a sviluppi importanti del suo pensiero. Questo studio mette in luce i diversi aspetti di un’operazione culturale complessa e raffinata, di cui sarà in parte debitrice la successiva polemica cristiana contro gli spettacoli e che presenta tratti di straordinario interesse anche per il lettore contemporaneo.

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EBOOK   9788833534282

Vivere da cristiani in un mondo non cristiano: L'esempio dei primi secoli. E-book. Formato EPUB Leonardo Lugaresi   -  Lindau, 2020  - 

Nell’Occidente secolarizzato i cristiani sono una minoranza. Il loro ruolo è poi sempre meno rilevante in una società in cui i riferimenti antropologici e culturali al cristianesimo stanno ormai scomparendo. La radicalità e la rapidità di questo cambiamento provocano nei credenti reazioni disparate: c’è chi ne minimizza la portata, chi lo subisce con rassegnazione e chi ne ricava l’indicazione che il cristianesimo deve assimilarsi alla cultura dominante, nel segno dell’uscita e dell’apertura al mondo; altri, al contrario, coltivano forme di difesa nostalgica del passato e di chiusura alla realtà contemporanea, o puntano a costruire in ambiti ristretti esperienze di vita cristiana integrale che si pongano come microsocietà alternative al mondo circostante. Ciò che accomuna i sostenitori di queste opzioni così diverse è però la tentazione di concepirsi come gli ultimi cristiani: eredi di un passato, poco importa se da conservare oppure da abbandonare. In questo libro si sostiene un’altra tesi: il cristianesimo è per sua natura sempre iniziale e in questo senso l’esempio delle prime generazioni cristiane è paradigmatico per tutte quelle successive, compresa la nostra che deve reimparare a vedersi come una generazione di «primi cristiani». Quella di essere una minoranza creativa immersa in un ambiente ostile è stata infatti la condizione normale dei cristiani almeno per tutti i primi tre secoli della loro storia. Lungi dal farsi assimilare dalla cultura dominante o al contrario dal chiudersi ad ogni rapporto con essa per salvaguardare la propria purezza identitaria, essi seppero esprimere una straordinaria capacità di relazione con la cultura del mondo greco-romano, basata sulla pratica del giudizio (krisis) e del «retto uso» (chrêsis) dei suoi contenuti. La loro presenza nella società, in questo modo, divenne sempre più significativa, pur restando numericamente assai ridotta e priva di garanzie giuridiche e politiche. Dalla conoscenza di quel processo storico possono dunque venire preziosi spunti di riflessione. Il libro ne presenta alcuni, soffermandosi in particolare su quattro aspetti del rapporto dei cristiani con la società romana: la giustizia, la scuola, l’economia e il sistema degli spettacoli.

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EBOOK   9788833534299

Vivere da cristiani in un mondo non cristiano: L'esempio dei primi secoli. E-book. Formato PDF Leonardo Lugaresi   -  Lindau, 2020  - 

Nell’Occidente secolarizzato i cristiani sono una minoranza. Il loro ruolo è poi sempre meno rilevante in una società in cui i riferimenti antropologici e culturali al cristianesimo stanno ormai scomparendo. La radicalità e la rapidità di questo cambiamento provocano nei credenti reazioni disparate: c’è chi ne minimizza la portata, chi lo subisce con rassegnazione e chi ne ricava l’indicazione che il cristianesimo deve assimilarsi alla cultura dominante, nel segno dell’uscita e dell’apertura al mondo; altri, al contrario, coltivano forme di difesa nostalgica del passato e di chiusura alla realtà contemporanea, o puntano a costruire in ambiti ristretti esperienze di vita cristiana integrale che si pongano come microsocietà alternative al mondo circostante. Ciò che accomuna i sostenitori di queste opzioni così diverse è però la tentazione di concepirsi come gli ultimi cristiani: eredi di un passato, poco importa se da conservare oppure da abbandonare. In questo libro si sostiene un’altra tesi: il cristianesimo è per sua natura sempre iniziale e in questo senso l’esempio delle prime generazioni cristiane è paradigmatico per tutte quelle successive, compresa la nostra che deve reimparare a vedersi come una generazione di «primi cristiani». Quella di essere una minoranza creativa immersa in un ambiente ostile è stata infatti la condizione normale dei cristiani almeno per tutti i primi tre secoli della loro storia. Lungi dal farsi assimilare dalla cultura dominante o al contrario dal chiudersi ad ogni rapporto con essa per salvaguardare la propria purezza identitaria, essi seppero esprimere una straordinaria capacità di relazione con la cultura del mondo greco-romano, basata sulla pratica del giudizio (krisis) e del «retto uso» (chrêsis) dei suoi contenuti. La loro presenza nella società, in questo modo, divenne sempre più significativa, pur restando numericamente assai ridotta e priva di garanzie giuridiche e politiche. Dalla conoscenza di quel processo storico possono dunque venire preziosi spunti di riflessione. Il libro ne presenta alcuni, soffermandosi in particolare su quattro aspetti del rapporto dei cristiani con la società romana: la giustizia, la scuola, l’economia e il sistema degli spettacoli.

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