Lodovica Braida eBooks
eBooks di Lodovica Braida
Lodovica Braida insegna Storia della stampa e dell'editoria nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Milano. Si occupa di storia del libro e delle pratiche culturali nell'Italia d'Antico Regime. Tra le sue pubblicazioni, oltre a numerosi saggi su riviste nazionali e internazionali: Le guide del tempo. Produzione, contenuti e forme degli almanacchi piemontesi nel Settecento (Torino 1989); Il commercio delle idee. Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento (Firenze 20022).
Stampa e cultura in Europa tra XV e XVI secolo. E-book. Formato EPUB Lodovica Braida - Editori Laterza, 2011 -
Le trasformazioni del libro e della lettura come aspetti essenziali della nascita della cultura moderna.
L'autore assente: L'anonimato nell'editoria italiana del Settecento. E-book. Formato EPUB Lodovica Braida - Editori Laterza, 2019 -
L'editoria europea conosce nel corso del Settecento una fase di straordinario fermento: accanto all'estensione del mercato del libro, cresce sempre più l'affermazione della personalità creativa degli autori, e non è un caso che in quegli anni si inizi a riconoscere, almeno in Inghilterra, il diritto d'autore. L'Italia partecipa a questa vivacità intellettuale, ma accanto all'esigenza degli scrittori di affermare la propria identità, si affianca un'altra tendenza, sempre esistita, di segno contrario: la scelta di far circolare le proprie opere in forma anonima. Quali le ragioni dell'anonimato? Il silenzio d'autore è certamente legato a una logica di controllo per i generi su cui pesa il giudizio negativo della censura ecclesiastica. Ma c'è di più: scrivere libri che potevano essere considerati di basso profilo culturale, come molti romanzi o altri libri di larga circolazione, poteva nuocere al buon nome dell'autore. Meglio dunque rifugiarsi nell'anonimato. Un capitolo fondamentale e fin qui poco studiato della storia dell'editoria italiana.
Libri di lettere: Le raccolte epistolari del Cinquecento tra inquietudini religiose e “buon volgare“. E-book. Formato EPUB Lodovica Braida - Editori Laterza, 2014 -
Dal 1538, anno d'uscita delle Lettere di Aretino, il mercato del libro italiano, e veneziano in particolare, viene invaso da centinaia di edizioni di raccolte epistolari. Dalle operazioni editoriali più prestigiose affiora l'attività di alcuni importanti correttori e letterati-editori del Cinquecento: Lodovico Dolce, Francesco Sansovino, Girolamo Ruscelli e poi il grande stampatore-umanista, Paolo Manuzio, che con le sue Lettere volgari crea un vero, plagiatissimo best seller. L'intento dichiarato è la divulgazione di modelli 'alti' per scrivere lettere in un buon volgare, ma accanto alle tematiche umanistiche queste raccolte danno ai lettori anche informazioni politiche e militari sui drammatici eventi delle guerre d'Italia e offrono un quadro delle tensioni religiose dell'epoca. Non è un caso che, con la stretta controriformistica, il genere delle raccolte epistolari cambi drasticamente, perdendo la vivacità che l'aveva caratterizzato e lasciando sempre più spazio allo stereotipato libro per il segretario. «In questo modo il libro di lettere veniva depotenziato di ogni riferimento alle vicende contemporanee e svuotato di ogni pericolosità. Era la fine di un percorso legato alla stagione di un umanesimo che aveva saldamente tenuto insieme le humanae litterae e i valori religiosi.»