Mario Corticelli eBooks
eBooks di Mario Corticelli
Aria (comunione). E-book. Formato PDF Mario Corticelli - Ikonaliber, 2014 -
«oh che allegro vivace mondo! oh / gli aironi!»Mario Corticelli è uno dei pochi autori italiani di ricerca che – con uno sguardo oggettivo/materialistico – riesce a nominare mondo e mente, paesaggio e cose, restando in felice equilibrio sul crinale fra ironia e affermazione frontale. Se un’esclamazione come quella qui in incipit mette in campo una patente giocosità, l’a-capo introduce senza mezzi termini la natura, nella forma dei rischiosissimi (per altri autori, non per Corticelli) ‘aironi’. Sfilandosi via dal simbolo a cui non si lasciano inchiodare, questi aironi attraversano le pagine scucendone e negandone di volta in volta dal risvolto tutte le tentazioni – appunto – alate. 78 pp., 25.000 caratteri.
Aria (comunione). E-book. Formato EPUB Mario Corticelli - Ikonaliber, 2023 -
«oh che allegro vivace mondo! oh / gli aironi!»Mario Corticelli è uno dei pochi autori italiani di ricerca che – con sguardo oggettivo/materialistico – riesce a nominare mondo e mente, paesaggio e cose, restando in felice equilibrio sul crinale fra ironia e affermazione frontale. Se un’esclamazione come quella qui in incipit («oh che allegro vivace mondo!») mette in campo una patente giocosità, l’a-capo introduce senza mezzi termini la natura, nella forma dei rischiosissimi (per altri autori, non per lui) ‘aironi’.Sfilandosi via dal simbolo a cui non si lasciano inchiodare questi aironi attraversano le pagine scucendone e negandone di volta in volta dal risvolto tutte le tentazioni – appunto – alate. L’autore mette in campo in tutto il libro un severo – ma non accigliato – smontaggio di persuasioni, creature, naturalia: «inizia a smontare tutto». Il suo sguardo non manca di fissare in lunghe stringhe la fragilità delle nostre costruzioni del reale: «se li sposti dal loro angolino gli oggetti cadono, i giardinetti cadono, i piedini cadono, se li sposti dai loro piedini i corpi cadono». Corticelli lavora entro i margini di un’inquietudine che fa saltare tanto il tessuto pacifico che le valenze semantiche stabilite dei nostri rilievi e tracciati sociali, storici, quotidiani. Ricostruisce e cosí riconnota anche in forma allegorica (esemplarmente in la tenia degli aironi per esempio…) l’inganno del parassita che si trasmette di bestia in bestia, per esempio.Se è il mondo animale (naturale) a garantire all’immagine o parola allegorica (ma: bloccata o ‘smontata’ sempre un passo prima dell’araldica) di trovare una propria casa, il percorso non è lontano da una tradizione anche novecentesca, tuttavia piegata se non spezzata da un velo – va ripetuto – ironico, a volte supportato da precisi riferimenti, visibili o semi-visibili (Lucrezio; o Leopardi: «convoca i viventi, mettili in un giardino»). Si tratterà quindi di un’ironia in qualche modo chiaroscurata, che nel suo declinarsi/inclinarsi – e perfino coscientemente sospendersi – sembra non aderire affatto ad alcuna persuasione circa i codici grazie ai quali il lettore dovrebbe sciogliere tanto le allegorie quanto le sequenze di immagini. Il nodo semantico, restando cosí parzialmente coeso, mantiene in tensione una noce opaca e intatta di senso che non è oscurità: semmai – come detto – inquietudine. (Marco Giovenale)