Mario Fresa eBooks
eBooks di Mario Fresa
Epistola sul buon governo della famiglia. E-book. Formato EPUB Mario Fresa - Società Editrice Dante Alighieri, 2012 -
Opera tra le più note, lette e apprezzate dal Medioevo ai giorni nostri, l’Epistola De Cura rei familiaris, attribuita a Bernardo di Chiaravalle e tramandata da un cospicuo numero di manoscritti, riappare finalmente in una moderna traduzione italiana a cura di Mario Fresa. Si propone un’edizione filologicamente accertata, perché fondata su un capillare esame della tradizione manoscritta e a stampa, consultata negli archivi di alcune delle principali biblioteche europee (Parigi, Monaco, Londra, Firenze). Si offre, così, l’opportunità di conoscere un lavoro celebrato per la sua limpida, felice franchezza espositiva: l’epistola, infatti, non si pone al lettore come testo «letterario», né come arido trattato pedagogico-sentenzioso, ma si presenta, invece, come diretta e concreta testimonianza di un modello di vita esemplare. Il suo proposito è quello di fornire una guida semplice e chiara, prodiga di consigli e di ammonimenti, che sappia garantire la costante attuazione di una forma paradigmatica di retto pensiero e di condotta opportuna e ligia, ribadendo a chi legge l’invito a seguire e ad applicare sempre, in ogni istante dell’esistenza, le superiori leggi della lealtà, della schiettezza, dell’integrità e dell’onestà. L’opera, dunque, si configura come un breve, ma densissimo florilegio di educazione virtuosa e di ideale sopravvivenza, costituendo un vademecum che si rivela, ancor oggi, dotato di un’immutata freschezza e di una preziosa e sagace intelligenza.
Bestia divina. E-book. Formato PDF Mario Fresa - La Scuola Di Pitagora, 2020 -
Come in una tela in cui l’occhio non sa dove posarsi, le soluzioni linguistiche di questo libro risultano talvolta contro-intuitive, ma è proprio in virtù di ciò che regalano dei piccoli stordimenti all’intelligenza; più a quella intellettiva, si badi, che non a quella emotiva. […] I versi di Fresa osano l’aporia, osano avventurarsi oltre le catene della sintassi per approdare a quel che la psicanalisi freudiana chiamava l’ombelico del sogno, nodo inaccessibile all’analisi. […] Di più, vi è una narrazione poetica che gioca con uno scollamento, quello tra linguaggio parlato e soggetto parlante, che gioca coi concetti di conclusione e di sconclusione, di compiutezza e di incompiutezza, e dunque coi concetti di sapere e non-sapere, di conoscenza e ignoranza: non per nulla, il soggetto del discorso resta il più delle volte ignoto. […]. La poesia si fa allora estroflessione dell’inconscio, si fa condensazione e spostamento, si fa sogno stesso. Andrea Corona