Massimo Martini eBooks
eBooks di Massimo Martini
In un candido dormiveglia. E-book. Formato EPUB Massimo Martini - Grau.2, 2023 -
Questo mio terzo e-book, sempre nella collana autogestita Grau.2, nasce nell’accostarsi all’interno di un puro caso di tre semi-oscure esigenze: 1- Allontanarmi dalla sempre incombente forma del prima persona autoriale; 2- Far capire quanto il pensiero di un architetto possa espandersi ben oltre i codici (grafici e a caduta tutti gli altri) della cosiddetta disciplina; 3- Liberare l’immagine, piccola e sperduta nei libri d’arte, dall’assedio di valanghe di parole, parole, parole… sfruttando anche, s’intende, il passaggio alla pura luce (artificiale) del web.Così, e non so come e per fortuna, si sono fusi: A- un provvidenziale alter ego (un amato zio), B- un sogno che credo di aver fatto e che mi ha presentato il signor subconscio, C- lo scrivere filosofico e ironico di Voltaire e Manganelli. Poi, forse a pura difesa di me o forse nell’imprinting di lunghi studi musicali giovanili, ho racchiuso tutto in una gabbia matematica, così da valorizzare la parola SEQUENZA: quel medium che trattiene ma anche no, la sognata immagine sempre in bilico fra chi la precede e chi sta arrivando. Nel forse: sogno-segno-web.
Riscrivere: Rewriting. E-book. Formato Mobipocket Massimo Martini - Grau.2, 2018 -
Il libro Questa non è una autobiografia, né una esposizione cronologica di progetti, neanche una descrizione circostanziata di cosa sia successo, nei vari luoghi, a proposito della strana professione di uno strano architetto. Questo libro è una sequenza di ventisei brevi racconti, chiusi in sé e indipendenti l’uno dall’altro, per quanto appartenenti alla stessa vita, quella dell’autore. Ci sono a scorrere anche le parole, poche, via via come sussurrate dentro un dire e non dire che non è scrittura ma semplice soliloquio. Queste parole non spiegano le immagini (su cui hanno il privilegio di scorrere in piena libertà). Piuttosto cercano di dire quel poco e quel tanto, come in un tranquillo scambio di idee con il lettore, questo sconosciuto. La scelta di scrivere sui disegni non in modalità photoshop, ma nell’artigianalità propria del disegno, porta a far sì che le immagini derivino da originali su cui vengono applicate manualmente delle strisce scritte. Con il risultato che la qualità è meno incisa, più sfumata, a favore di un mondo di mezzi toni che si vorrebbe più simile alla materialità della pittura che all’algida geometria del disegno d’architettura. Molti procedimenti sono chiaramente a carattere concettuale. L’ironia, spesso esibita, vuole alleggerire il gergo fra specialisti e il non poter dire a proposito del famoso contesto. La chiusura in sé di ogni racconto porta inevitabilmente tutta la materia, (parole-disegni-foto) a una forma labirintica di rinvii, rimbalzi, allusioni e anche silenzi, che l’autore ritiene congrua all’assunto complesso e non risolvibile in sé del titolo: Riscrivere. L’autore Massimo Martini, nasce a Roma nel 1937. Sempre a Roma, nel 1962, si laurea presso la Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza. Nel 1964 è tra i fondatori dello Studio Grau con il quale condivide, per oltre 20 anni, sia la dimensione teorica che quella professionale. A partire dal 1984, pur mantenendo una condivisione generale sui problemi dell’architettura, di fatto conduce esperienze molto personali, spesso ai confini della disciplina stessa. Dal 2014, in coincidenza con i 50 anni di vita del Grau (uno studio che ha sempre rifiutato qualsiasi formalizzazione di tipo notarile), promuove la nascita di «Grau.2», una collana di e-book in self publishing, nell’ambito di una riflessione sul lavoro del gruppo, dei singoli, di amici artisti, di quanti vogliono ancora essere, magari in forme inattese o rinnovate, artisti dentro l’evolversi delle arti. Assieme allo studio Grau partecipa nel 1980 alla Biennale di Venezia The Presence of the Past, nonché a pubblicazioni e mostre sia in Italia che all’estero. Con le stesse modalità, nel 2010, vede acquisiti 1300 disegni per oltre 120 progetti, (degli anni ’64 -’84), dal Centre Pompidou di Parigi. Per quanto riguarda la professione essa rispecchia l’andamento ondivago di fine secolo, con la particolarità di lunghe permanenze in diversi luoghi del sud: San Gregorio Magno, Grottaglie, il Cilento, il Politecnico di Bari dove insegna come professore a contratto per cinque anni. A partire dal 2010 si dedica alla maiolica invetriata come espressione dello studio di architettura martini, in una dimensione un poco artigianale e un poco sperimentale.
Riscrivere i propri limiti - Rewriting ones own limits. E-book. Formato EPUB Martini Massimo - Grau.2, 2021 -
anche tradita e comunque stravolta volutamente nel colore), del mio primo libro come autore singolo, Architetture di strada, ed Kappa Roma, 1984. Ma dietro c’è anche una ragione più ampia. Che nasce da un’idea di Corrado Placidi, un’ossessione se vogliamo: del nostro essere percepiti come eterno curriculum. Di quel senso di colpa che ci afferra nella nebbia della vita. Quando sembra impossibile sfuggire al giudizio di un immanente curriculum di noi stessi. La certificazione della propria inadeguatezza.... Idea e sgomento, diciamolo pure, che avvolgono inesorabili molti di noi. Negli anni 2015-2018, mentre si lavora alla costruzione della collana editoriale di e-book Grau2. Occasione tanto ghiotta quanto incauta di rivisitare, pur nella dichiarata e ovvia discontinuità, il patrimonio formale del Grau. Disseccato a futura memoria, nell’atto stesso della sua certificazione. Alla Biennale del Post Moderno a Venezia, nel 1980. Nell’attimo in cui prende un nome credibile ciò che, lungo quasi venti anni, era stata per noi materia quotidiana di lavoro: sicuramente post qualcosa. Di colpo invecchiata. Nel susseguirsi del disvelamento asimmetrico dell’arte: come storia dell’arte.