Matteo Della Bordella eBooks
eBooks di Matteo Della Bordella
La via meno battuta. E-book. Formato EPUB Matteo Della Bordella - Rizzoli, 2019 -
A Matteo Della Bordella la montagna ha dato e tolto tanto: l'ha consacrato quale uno dei più geniali alpinisti della nuova generazione, ma gli ha anche portato via il padre Fabio, insegnante e istruttore del Cai scomparso nel 2007 in un tragico incidente in parete. Eppure, Matteo ha continuato ad approcciare ogni vetta a viso aperto, con spirito leale e grande rispetto per la natura, lontano da ogni retorica di conquista. Perché l'arrampicata è più di uno sport: è un'inflessibile maestra di vita, un viaggio esistenziale nel quale ci si mette ogni volta alla prova tra gioie e spaventi, sfide e timori, traguardi e fallimenti, ascese e baratri. Oggi, questo giovane talento ci racconta come l'alpinismo gli abbia cambiato la vita, rendendolo l'uomo che è diventato. Le sfide affrontate in parete - dalle prime scalate con il padre, appena dodicenne, alle eccezionali imprese by fair means, ovvero senza mezzi artificiali - gli hanno regalato enormi soddisfazioni e impartito severe lezioni. Un percorso fatto di successi, di premi, della stima di maestri del calibro di Reinhold Messner, ma anche di cadute, sconfitte e passaggi dolorosi. Esperienze che l'hanno fatto crescere, in tutti i sensi: l'hanno reso capace di affrontare i propri limiti e lottare con quelle paure che si agitano nel profondo di ciascuno di noi. Immerso in una cornice di paesaggi mozzafiato - dalle Alpi alla Patagonia, dalla Groenlandia al Pakistan - il suo racconto va ben oltre la cronaca sportiva: ci mostra come scalare significhi innanzitutto scoprire se stessi, inventare e inventarsi costantemente, imparare l'arte della perseveranza, dell'accettazione e della rinuncia. E ci ricorda quanto sia importante, in montagna come nella vita, avere il coraggio di ammettere un errore o di percorrere la via meno battuta.
La vetta della vita. E-book. Formato EPUB Matteo Della Bordella - Rizzoli, 2024 -
«Il Cerro Torre è un fulmine al contrario, un lampo scagliato dalla terra in direzione delle stelle.» Quando la montagna è la tua vita, quando mettere le mani sulla roccia è il primo pensiero che ti afferra al risveglio, è impossibile resistere al fascino di certe vette. Perché le montagne non sono tutte uguali. Ci sono quelle che ti fanno sentire a casa, a cui si legano ricordi ed esperienze indimenticabili, e quelle che ti sfidano con la loro inarrivabile bellezza. Per Matteo Della Bordella il Cerro Torre è una di queste. Un polo magnetico intorno a cui ha gravitato a lungo, attratto e respinto al tempo stesso, un baluardo inespugnabile, separato dalla civiltà da un mare di neve e ghiaccio. Un sogno, ma non solitario, perché con Berna e Pasqui, i suoi sodali in quella terra ai confini del mondo che è la Patagonia, ha condiviso la fascinazione per quella cima, la progettazione, l'idea di aprire una via che nessuno aveva mai percorso. Ma la montagna non fa programmi e non rispetta quelli degli alpinisti, perché è lei che decide quando è ora di lasciarti salire. E, talvolta, è anche peggio di così. Matteo quel sogno lo ha dovuto riformulare nel momento in cui la vita gli ha tolto tanto e gli ha regalato moltissimo: due amici persi nel giro di pochi mesi e un figlio che è arrivato a sconvolgergli meravigliosamente l'esistenza, costringendolo a rivedere le priorità. Ma se per il suo, di padre, la nascita di un bambino aveva dato spazio alla prudenza, portandolo a smettere di scalare, per lui è l'occasione di riflettere sul tipo di genitore che vuole essere. La risposta se l'è data il giorno di gennaio in cui ha gridato «cumbre!» sulla neve accecante in cima al Cerro Torre. Perché quel giorno erano tutti lì con lui: quelli che lo attendevano a casa e quelli che si portava nel cuore. «Tutto per una montagna. Si può spendere così tanto per qualcosa di così futile?» Che domanda...