Matteo Moca eBooks
eBooks di Matteo Moca
Matteo Moca ha pubblicato le monografie Tra parola e silenzio. Landolfi, Perec, Beckett (La scuola di Pitagora, 2017), Figure del surrealismo italiano. Savinio, Delfini, Landolfi (Carabba, 2020) e ha curato il romanzo Madonna di fuoco e Madonna di neve di Giovanni Faldella (Quodlibet, 2019). Si occupa in particolare di Tommaso Landolfi, Elsa Morante, Anna Maria Ortese e Georges Perec, oltre che delle convergenze tra letteratura, arte e scienze umane. Scrive di letteratura contemporanea su quotidiani e riviste.
Tra parola e silenzio: Landolfi, Perec, Beckett. E-book. Formato PDF Matteo Moca - La Scuola Di Pitagora, 2017 -
È possibile che un’opera d’arte, sia essa un romanzo, un racconto o una pièce teatrale, parli al lettore attraverso il silenzio? Questo saggio si concentra su questo paradosso, indagando il confine tra la parola e il silenzio nelle opere di tre autori del Novecento: Tommaso Landolfi, Samuel Beckett e Georges Perec. Ciò che qui si tenterà di illustrare, attraverso la mediazione teorica della linguistica saussuriana, la teoria del linguaggio di Jacques Lacan e la filosofia del linguaggio di Wittgenstein, è come in questi autori tale confine sia labile e spesso indistinguibile, arrivando a dimostrare come siano, in alcune opere, proprio i silenzi e i vuoti a essere luoghi privilegiati di interpretazione. In questo modo la funzione del lettore sarà quella di riempire i blanks, gli spazi bianchi di cui parla Wolfgang Iser, alla ricerca dell’interpretazione perché, come suggerisce Roland Barthes, «tutta la moneta logica è negli interstizi».
Un'esigenza di realtà.: Anna Maria Ortese e la dipendenza dal fantastico. E-book. Formato EPUB Matteo Moca - Liber Aria, 2022 -
In Corpo celeste, Anna Maria Ortese ha insistito sulla necessità di restituire al reale «il significato di appartenenza a un’altra realtà, con la quale sembrerebbe necessario, per rinnovarsi, confrontarsiogni tanto». Eppure nelle sue opere la realtà viene spesso filtrata dal fantastico, aprendo squarci di possibilità improvvise su mondi nuovi.Matteo Moca indaga la natura di questa zona intermedia tra reale e fantastico, nella convinzione che nell’opera di Ortese questa non sia una mera scelta di campo letterario, ma un tentativo di impugnare la carica politica del fantastico, unica possibile via per illuminare il buio in cui l’uomo brancola.Un’esigenza di realtà ci restituisce nella sua interezza lo sguardo di Ortese, che non è mai sognante ma ben spalancato a farsi testimonianza delle brutture e delle violenze dell’epoca ferale in cui si immerge, un presente in cui gli angeli e le bestie che popolano le sue storie ci restituiscono il ritratto di «Uno scrittore-donna, una bestia che parla», tra le più grandi della nostra letteratura.