Matteo Preabianca eBooks
eBooks di Matteo Preabianca
Cercano VolontariMio nonno in Etiopia. E-book. Formato EPUB Matteo Preabianca - Flaneur, 2018 -
La storia narrata in questo libro nasce da una pagina di diario, quel diario che quasi nessuno pensava potesse avere Giuseppe Paulicelli, il nonno dell’autore, ma che, non di meno, come si narra nella parte finale del libro, la sorella Gina, detta la “Professoressa”, trova dopo la sua prematura scomparsa. I fatti qui raccontati sono probabilmente una rielaborazione di eventi realmente accaduti; dove finisca la realtà e inizi la creazione è impossibile stabilirlo, ma gli avvenimenti sono incastrati talmente bene in un pezzo ben preciso di storia italiana che ogni possibile obiezione sulla veridicità del tutto appare irrilevante. La storia di Giuseppe e della sua famiglia è profondamente plausibile in tutte le sue parti, a cominciare dal matrimonio con Rosina, appartenente ad un ceto sociale diverso dal suo. La famigliola che si crea, come spesso accade nella Puglia dell’epoca, conosce le ristrettezze economiche; indelebile è il particolare dei maiali che la sera condividono la stanza con i novelli coniugi. Ben presto arrivano i figli, Tonino, Cosima e Nunzia, e la necessità di cambiare le cose si fa più forte. Così Giuseppe, coraggiosamente, propone a Rosina si emigrare a Milano, per avere una possibilità in più per loro e per i propri figli. La città lombarda, però, non sarà l’ultima tappa della vita di Giuseppe; i capitoli centrali del romanzo, infatti, sono dedicati all’esperienza più intensa dell’esistenza dell’uomo: la guerra in Africa. Con precisione l’autore ricostruisce i fatti storici che condussero Mussolini ad organizzare la campagna di conquista nel continente africano; il funesto progetto di dare anche all’Italia un Impero coloniale viene descritto attraverso gli occhi dei protagonisti, di quei soldati che, sostanzialmente ignari, offrirono la loro vita per la causa del Duce. Per mezzo delle vicende di Giuseppe il lettore apprende gli orrori della guerra di conquista, ma anche il lato umano di una pagina di storia spesso volutamente dimenticata perché particolarmente scomoda. In questo caso l’umanità ha il volto di Ayana, la bella donna africana della quale il protagonista si innamora. Né l’autore né il lettore sanno tutta la verità su cosa abbia fatto Giuseppe in Africa, forse ha davvero amato una donna locale, forse si è davvero avvicinato alle idee di Marx, ma questo non conta, il valore di quest’opera sta nella capacità di raccontare la Storia italiana attraverso le vicende del singolo, nell’abilità di descrivere sentimenti possibili, immaginati, probabili. Giuseppe in fondo rappresenta un’intera generazione, ingannata, devastata, ma ancora capace di credere in qualcosa. Per la grande accuratezza delle notizie storiche che riporta, ma anche per la sua scorrevolezza, il romanzo è meritevole di pubblicazione. Esso, infatti, possiede una intrinseca capacità didattica senza tuttavia cadere nella rigidità del manuale di storia. Per queste ragioni l’opera può essere letta con buoni risultati tanto dal lettore medio quanto da quello più esperto.