Nicola Zambetti eBooks

eBooks di Nicola Zambetti
EBOOK   9788859132325

Lo scrigno. E-book. Formato EPUB Nicola Zambetti   -  Aletti Editore, 2016  - 

Nicola Zambetti, poeta e scrittore non vedente, nasce a Bari nell’anno 1942 il giorno 14 settembre; rimasto orfano di sua madre a soli due anni, e successivamente rifiutato dalla nuova compagna di suo padre; viene accolto amorevolmente dai nonni materni che, ne hanno cura per tutto il periodo della sua infanzia, della sua adolescenza e fino al raggiungimento della maggiore età che, a quel tempo era ventun anni. Fin da giovanissima età, si dedica all’arte della scrittura, inizialmente solo per hobby e per nascondere agli altri la sua timidezza, che lo conduce all’isolamento con il mondo che lo circonda. Con l’affacciarsi dei primi sintomi del suo male (la cecità), continua a farlo per non pensare, e per cercare di mascherare il tormento che, man mano, con il passare degli anni si espande. I primi suoi componimenti, trovano ispirazione nella descrizione dei suoi sogni che spaziavano da dei volti di donna; personaggi che nascevano dalla sua fantasia; emozioni e descrizioni poetiche di paesaggi naturali. Con il passare degli anni, e dell’incalzare di quel handicap lo porta a raccontare momenti di vita vissuta; ricordi e stralci di tempi passati. Dai primi anni duemila, si dedica a comporre anche poesie e racconti in vernacolo barese e a novelle fantasy riscontrando da parte della critica e del pubblico un discreto successo. Numerosi sono i riconoscimenti a lui ottenuti nei vari concorsi letterari a cui partecipa. Volendo dare un volto nuovo e divulgare le sue opere, ha cominciato a pubblicare; inizialmente dei volumi di poesia, uno nel 2000 intitolato “Penombra”; l’altro nel 2002 intitolato “Armonie”, uno nel 2007 intitolato “Frammenti d’anima” e un altro nel 2014 dal titolo “Ai confini di un ripido sentiero”. Inoltre ha pubblicato, un libro di racconti, nel 2007 dal titolo “Paesaggi umani” e uno di poesie in vernacolo barese con traduzione a fronte nel 2008 dal titolo “La checcine de mèstè Coline e jalde angore”. Ai giorni d’oggi continua ancora a scrivere e a dare lustro alla sua fantasia ed ai suoi sogni.

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EBOOK   9788859132325

Lo scrigno. E-book. Formato Mobipocket Nicola Zambetti   -  Aletti Editore, 2016  - 

Nicola Zambetti, poeta e scrittore non vedente, nasce a Bari nell’anno 1942 il giorno 14 settembre; rimasto orfano di sua madre a soli due anni, e successivamente rifiutato dalla nuova compagna di suo padre; viene accolto amorevolmente dai nonni materni che, ne hanno cura per tutto il periodo della sua infanzia, della sua adolescenza e fino al raggiungimento della maggiore età che, a quel tempo era ventun anni. Fin da giovanissima età, si dedica all’arte della scrittura, inizialmente solo per hobby e per nascondere agli altri la sua timidezza, che lo conduce all’isolamento con il mondo che lo circonda. Con l’affacciarsi dei primi sintomi del suo male (la cecità), continua a farlo per non pensare, e per cercare di mascherare il tormento che, man mano, con il passare degli anni si espande. I primi suoi componimenti, trovano ispirazione nella descrizione dei suoi sogni che spaziavano da dei volti di donna; personaggi che nascevano dalla sua fantasia; emozioni e descrizioni poetiche di paesaggi naturali. Con il passare degli anni, e dell’incalzare di quel handicap lo porta a raccontare momenti di vita vissuta; ricordi e stralci di tempi passati. Dai primi anni duemila, si dedica a comporre anche poesie e racconti in vernacolo barese e a novelle fantasy riscontrando da parte della critica e del pubblico un discreto successo. Numerosi sono i riconoscimenti a lui ottenuti nei vari concorsi letterari a cui partecipa. Volendo dare un volto nuovo e divulgare le sue opere, ha cominciato a pubblicare; inizialmente dei volumi di poesia, uno nel 2000 intitolato “Penombra”; l’altro nel 2002 intitolato “Armonie”, uno nel 2007 intitolato “Frammenti d’anima” e un altro nel 2014 dal titolo “Ai confini di un ripido sentiero”. Inoltre ha pubblicato, un libro di racconti, nel 2007 dal titolo “Paesaggi umani” e uno di poesie in vernacolo barese con traduzione a fronte nel 2008 dal titolo “La checcine de mèstè Coline e jalde angore”. Ai giorni d’oggi continua ancora a scrivere e a dare lustro alla sua fantasia ed ai suoi sogni.

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