Pierantonio Frare eBooks

eBooks di Pierantonio Frare
EBOOK   9788838246401

'I Promessi Sposi': un romanzo nuovo. E-book. Formato EPUB Pierantonio Frare   -  Edizioni Studium S.R.L., 2017  - 

Non passa quasi giorno senza che qualcuno si senta in dovere di scagliare la propria pietra contro I promessi sposi. Chi lo fa, per lo più non sa che è una storia lunga, cominciata con Carducci e proseguita da tanti epigoni, ormai sepolti nell’oblio. I più zelanti denigratori dei Promessi sposi, spiace dirlo, sono alcuni professori: come quelli che, pensando di essere originali, fecero scrivere alle loro classi una lettera a Calvino e a Camilleri, per vantarsi che avevano sostituito la lettura del romanzo di Manzoni con quella di un loro libro. Credevano di raccogliere gli applausi certamente dovuti a un’operazione così intellettualmente coraggiosa e all’avanguardia e, chissà, forse anche un po’ di gloria: ma sia Calvino sia Camilleri risposero sconfessando la scelta e dichiarando, l’uno che I promessi sposi sono un romanzo che accompagna per tutta la vita, l’altro che sono il più grande romanzo del Novecento. Più recentemente, è giunto lo stimolante invito di Umberto Eco a leggerlo di nascosto, come fosse un libro proibito. Se aggiungessi che papa Francesco lo tiene sul comodino e lo ha letto tre volte, sarebbe facile dire che lo apprezza perché è cattolico; ma la concordanza di pareri tra un papa e tre grandi scrittori e intellettuali non cattolici dovrebbe far riflettere chi ha ancora l’impudenza di sostenere che I promessi sposi vanno tolti dalla scuola. Dopo aver ricordato che si tratta di una lettura non obbligatoria, bisogna avere il coraggio di affermare che escluderli dalla scuola sarebbe una operazione reazionaria, classista e colpevole, perché priverebbe i nostri giovani di un capolavoro. (...) In questo inserto intendiamo offrire alcuni spunti che la recentissima critica manzoniana ha scoperto o riscoperto e che dimostrano la straordinaria modernità di un libro che non vuole saperne di invecchiare. Chiede solo di essere letto senza pre-giudizi: questa è forse l’operazione più difficile. In libreria c’è un romanzo nuovo: I promessi sposi. Vecchi sono gli occhiali con cui tante volte lo leggiamo. Buttiamoli via. Dall'introduzione di Pierantonio Frare Pierantonio Frare, Troppa religione, per un romanzo!; Isabella Binda, "Storia e novità dei "Promessi sposi": vicende compositive, innovazioni tematiche e linguistiche, multimedialità; Federica Alziati, La Provvidenza, il male, il libero arbitrio: dal romanzo alla "Storia della Colonna infame"; Matteo Sarni, Un romanzo moderno: polifonia e multiprospetticità; Monica Bisi, Un romanzo inquieto e inquietante; Ottavio Ghidini, "Il più grande romanzo italiano del Novecento"; Controcorrente;

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EBOOK   9788838246401

'I Promessi Sposi': un romanzo nuovo. E-book. Formato Mobipocket Pierantonio Frare   -  Edizioni Studium S.R.L., 2017  - 

Non passa quasi giorno senza che qualcuno si senta in dovere di scagliare la propria pietra contro I promessi sposi. Chi lo fa, per lo più non sa che è una storia lunga, cominciata con Carducci e proseguita da tanti epigoni, ormai sepolti nell’oblio. I più zelanti denigratori dei Promessi sposi, spiace dirlo, sono alcuni professori: come quelli che, pensando di essere originali, fecero scrivere alle loro classi una lettera a Calvino e a Camilleri, per vantarsi che avevano sostituito la lettura del romanzo di Manzoni con quella di un loro libro. Credevano di raccogliere gli applausi certamente dovuti a un’operazione così intellettualmente coraggiosa e all’avanguardia e, chissà, forse anche un po’ di gloria: ma sia Calvino sia Camilleri risposero sconfessando la scelta e dichiarando, l’uno che I promessi sposi sono un romanzo che accompagna per tutta la vita, l’altro che sono il più grande romanzo del Novecento. Più recentemente, è giunto lo stimolante invito di Umberto Eco a leggerlo di nascosto, come fosse un libro proibito. Se aggiungessi che papa Francesco lo tiene sul comodino e lo ha letto tre volte, sarebbe facile dire che lo apprezza perché è cattolico; ma la concordanza di pareri tra un papa e tre grandi scrittori e intellettuali non cattolici dovrebbe far riflettere chi ha ancora l’impudenza di sostenere che I promessi sposi vanno tolti dalla scuola. Dopo aver ricordato che si tratta di una lettura non obbligatoria, bisogna avere il coraggio di affermare che escluderli dalla scuola sarebbe una operazione reazionaria, classista e colpevole, perché priverebbe i nostri giovani di un capolavoro. (...) In questo inserto intendiamo offrire alcuni spunti che la recentissima critica manzoniana ha scoperto o riscoperto e che dimostrano la straordinaria modernità di un libro che non vuole saperne di invecchiare. Chiede solo di essere letto senza pre-giudizi: questa è forse l’operazione più difficile. In libreria c’è un romanzo nuovo: I promessi sposi. Vecchi sono gli occhiali con cui tante volte lo leggiamo. Buttiamoli via. Dall'introduzione di Pierantonio Frare Pierantonio Frare, Troppa religione, per un romanzo!; Isabella Binda, "Storia e novità dei "Promessi sposi": vicende compositive, innovazioni tematiche e linguistiche, multimedialità; Federica Alziati, La Provvidenza, il male, il libero arbitrio: dal romanzo alla "Storia della Colonna infame"; Matteo Sarni, Un romanzo moderno: polifonia e multiprospetticità; Monica Bisi, Un romanzo inquieto e inquietante; Ottavio Ghidini, "Il più grande romanzo italiano del Novecento"; Controcorrente;

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EBOOK   9791280714725

Manzoni. E-book. Formato EPUB Pierantonio Frare   -  Pelago, 2021  - 

Con I promessi sposi, Alessandro Manzoni ha trasformato il romanzo storico da opera letteraria di pura evasione, ambientata in cornici scenografiche, con personaggi artificiosi e aristocratici e rivolta all’élite intellettuale, in una narrazione vicina alla verità storica e con gli umili, e i loro ambienti, al centro della scena. Il suo obiettivo era la formazione morale della società italiana, ovvero la borghesia emergente dei primi decenni dell’Ottocento. Una formazione che riguardava la cultura e l’etica ma anche la lingua, quell’italiano di matrice toscana che ancora non era diffuso, di fatto, sull’intero territorio nazionale. E come in altre opere dell’ex teista Manzoni, su tutto aleggia il ruolo salvifico della Provvidenza, la «provida sventura», che non impone però il cieco abbandono ai disegni divini ma deve essere mediato – ed è questa la novità cruciale – dal comportamento e dalle responsabilità individuali.

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