Roberto Brambilla eBooks
eBooks di Roberto Brambilla
C'era una volta l'Est. Storie di calcio dalla Germania orientale. E-book. Formato EPUB Roberto Brambilla - Incontropiede, 2016 - E-Contropiede
Reinhard Lauck è il mediano della Nazionale 1974 che dopo un'onesta carriera non si adatta alla vita senza calcio (e senza Ddr). Andreas Thom è il primo giocatore che lascia la Repubblica Democratica Tedesca senza dover fuggire. Rudi Glöckner è l'unico arbitro tedesco a dirigere una finale mondiale. Questi sono solo alcuni dei personaggi che Roberto Brambilla inserisce nel suo esordio letterario. Poi ci sono le imprese, come quelle del Magdeburgo e della Nazionale olimpica, che partendo da assolute outsider, conquistano rispettivamente la Coppa delle Coppe e la medaglia d'oro olimpica ai Giochi del 1976. Le sconfitte epiche (la Dinamo Dresda contro il Bayer Uerdingen) e le partite malnote che hanno fatto la storia (Hertha Berlino-Wattenscheid, il primo match giocato dopo la caduta del Muro e Wismut Aue-Kaiserslautern, un'amichevole a pochi anni dalla divisione delle Germanie). Brambilla non dimentica nemmeno i lati oscuri, il rapporto e le ingerenze delle autorità politiche e sportive nella vita dei calciatori e delle società, le presunte irregolarità arbitrali e i sospetti di doping. Il libro racconta con abbondanza di particolari tutto quello che è accaduto nella DDR del pallone.
Dónde está Daniel SchapiraDesaparecido. E-book. Formato EPUB Roberto Brambilla - Battaglia Edizioni Srls, 2023 -
Il libro racconta la vita di Daniel Marcelo Schapira, un talento del tennis argentino e militante peronista, sequestrato a nemmeno ventisette anni nel 1977. Una delle trentamila desaparecidas, persone scomparse, dopo essere state prelevate dalle forze di polizia. Gli autori ricostruiscono la storia di Daniel avvalendosi delle testimonianze dirette di famigliari, amici, giornalisti e politici, che insieme al tennista hanno lottato nella stagione più buia della storia d’Argentina. Quella di Daniel, come risulta dalle testimonianze, è stata una vita trascorsa tra i campi di tennis e i nascondigli per sfuggire alla polizia militare. La sua giovane vita spezzata è diventata un simbolo di libertà per tutto il popolo argentino. Di lui, alla sua famiglia, non resta più nulla, neppure un luogo dove piangerlo. A ricordare Daniel e sua moglie Andrea, anche lei sequestrata nello stesso anno, gli omaggi di chi l’ha conosciuto e di chi ne ha sentito parlare, ma anche di Danielito, loro figlio, nato proprio nel 1977, senza che suo padre sapesse di lui. Ed è per gli uomini e le donne dell’età di Danielito e per i più giovani, che gli autori hanno voluto raccontare la storia di Daniel Schapira, affinché non si dimentichi, mai, quello che è successo in Argentina, tra il 1976 e il 1983. Che il nunca más, il mai più, scelto dalla Comisión Nacional sobre la Desaparición de Personas, incaricata di indagare sul destino dei desaparecidos e sulle violazioni dei diritti umani come titolo del rapporto finale, sia tale per davvero.
QUATTRO A TRE. E-book. Formato EPUB Roberto Brambilla - Edizioni Incontropiede, 2020 -
Qualche minuto dopo il triplice fischio dell’arbitro Arturo Yamasaki, un giornalista scrupoloso come Giorgio Lago andò a chiedere conferma a Gianni Rivera se il gol definitivo del 4-3 lo avesse segnato di sinistro. L’emozione del momento aveva colto impreparato uno dei migliori giornalisti sportivi di quella generazione. Ancora più sorprendente però è la risposta del fuoriclasse azzurro: “Sì, certo, di sinistro”. Si erano sbagliati entrambi. Quel gol, visto decine e decine di volte (non solo) in televisione, smise subito di essere reale per trasformarsi in una specie di apparizione. Teatro, cinema, università, letteratura, fumetto, televisione, musica... la rete di Rivera è diventata, e per estensione tutta Italia-Germania 4-3, tante di quelle cose che a un certo punto sono stati trascurati i veri protagonisti dell’evento. Partendo dalla vigilia del match Roberto Brambilla e Alberto Facchinetti raccontano l’intreccio di storie sviluppatesi in quei 120 minuti tra personaggi italiani, tedeschi e messicani. Perché a fare la Storia il 17 giugno 1970 all’Azteca, stadio inaugurato quattro anni prima in vista delle Olimpiadi messicane, sono stati degli uomini e un pallone.