Vezio De Lucia eBooks
eBooks di Vezio De Lucia
Napoli, promemoria: Storia e futuro di un progetto per la città. E-book. Formato EPUB Vezio De Lucia - Donzelli Editore, 2018 -
«Il piano regolatore di Napoli è l’unico piano di una grande città italiana che non prevede consumo di suolo. Che proprio la città immortalata da Francesco Rosi a simbolo del saccheggio urbanistico sia stata la prima a praticare una virtuosa politica di risparmio del territorio è indiscutibilmente un fatto clamoroso, meritevole della massima attenzione». Il libro racconta la storia del lungo filo rosso che lega il piano delle periferie del sindaco Maurizio Valenzi, negli anni settanta e ottanta, alle dirompenti novità introdotte negli anni novanta dalle sindacature di Antonio Bassolino, fino alle attuali giunte guidate da Luigi de Magistris, che ha difeso con determinazione il progetto Bagnoli confermando i caratteri distintivi e durevoli dell’esperienza urbanistica di Napoli. Di questa storia, ormai quarantennale, Vezio De Lucia è stato protagonista. La sua vita professionale e intellettuale – scrive nella prefazione Tomaso Montanari – «dimostra alla mia generazione che è ancora possibile, nonostante tutto, non dover scegliere tra essere fedeli alle proprie idee o poter incidere sulla realtà. De Lucia non ha scelto tra rigore e pragmatismo: non è arretrato di un millimetro, non ha tradito». Ma il libro racconta anche una storia plurale, vissuta insieme da un gruppo di urbanisti pubblici che hanno dedicato la loro vita al riscatto di Napoli. «L’ufficio urbanistico, i ragazzi del Piano, il Partito comunista sono i veri eroi collettivi di questo libro», scrive ancora Montanari. Un libro denso e conciso che, senza nascondere contraddizioni, limiti ed errori, descrive puntualmente la sostanza e la forma del nuovo piano regolatore approvato nel 2004, l’unico di una grande città a non prevedere zone di espansione. Emerge dal libro un’altra Napoli, che ribalta l’immagine di «città simbolo della speculazione» e quella abitualmente raccontata dalle cronache: una Napoli in cui il sessanta per cento del territorio comunale è rigorosamente tutelato; in cui, caso pressoché isolato, è vigente una disciplina scientifica per i centri storici; in cui l’urbanistica è coordinata con il trasporto pubblico su ferro. Una Napoli, infine, in cui Scampia non è più Gomorra, ma è attraversata da una vitalità prorompente.
Nella città dolente: Mezzo secolo di scempi, condoni e signori del cemento. Dalla sconfitta di Fiorentino Sullo a Silvio Berlusconi. E-book. Formato EPUB Vezio De Lucia - Castelvecchi, 2014 -
Il 13 aprile del 1963 segna il punto di non ritorno nella svendita dell’Italia a costruttori e palazzinari: quel giorno «Il Popolo», quotidiano ufficiale della Dc, scrive che nello schema di nuova legge urbanistica presentato dal ministro dei Lavori pubblici Fiorentino Sullo (basato sull’esproprio delle aree edificabili) non era «in alcun modo impegnata la responsabilità della Democrazia cristiana». Svanì così ¬¬– con la netta stroncatura da parte dello stesso partito di Sullo – la possibilità di sottrarre le nostre città alla violenza della speculazione fondiaria che aveva avuto il via libera alla fine della Seconda Guerra Mondiale. A dare carattere definitivo alla sconfitta contribuì il tentativo di colpo di Stato dell’estate del 1964 (il cosiddetto Piano Solo) ordito dalla Presidenza della Repubblica e da ambienti politici e padronali atterriti dalla proposta di riforma urbanistica. Decenni di storia e cronache dei «signori» del cemento armato, di paesaggi devastati, alluvioni, terremoti e tanta incompetenza. Da Milano ad Agrigento, da Napoli a Roma, da Venezia all’Aquila, da Taranto a Sesto San Giovanni. Anche se non sono mancati politici, amministratori e tecnici che hanno dato luce a speranze di cambiamento. Ma il declino inesorabile, secondo De Lucia, è cominciato dopo gli anni Ottanta con l’affermazione del pensiero unico neoliberista che ha quasi del tutto azzerato l’urbanistica. E poi il berlusconismo, quello delle grandi opere inutili e dannose e dei «padroni in casa propria»: la proprietà avanti a tutto, la proprietà purchessia, quella dei grandi immobiliari e quella miserabile degli abusivi. Un libro duro, una nitida fotografia di un’Italia svenduta al partito del cemento ma che consegna anche una proposta politica per arrestare il degrado.
Le mie città. Mezzo secolo di urbanistica in Italia. E-book. Formato EPUB Vezio De Lucia - Diabasis, 2014 - I Muri Bianchi
Dalla frana di Agrigento del luglio 1966 alla rovinosa ricostruzione dell'Aquila dopo il terremoto dell'aprile 2009; dai sogni del primo Centro-sinistra alle nefandezze del piano casa di Silvio Berlusconi; dalla salvaguardia di Venezia all'impegno contro l'abusivismo nel Mezzogiorno: quasi mezzo secolo di storia della condizione urbana e del paesaggio raccontata da Vezio De Lucia, una figura di primo piano dell'urbanistica italiana. Ha operato insieme ad Antonio Cederna, Edoardo Detti, Luigi Piccinato, Edoardo Salzano, Luigi Scano e ad altri protagonisti della cultura, della politica, delle associazioni, per il rispetto della legalità e dell'interesse pubblico, e per conferire efficacia alla pianificazione del territorio. Un libro sui generis, fra la cronaca e l'autobiografia, sobrio, puntiglioso, documentato. Ma anche tormentato, soprattutto quando tratta dell'armonia cha pareva ritrovata, e poi nuovamente perduta, della patria napoletana.