Walter Vai eBooks
eBooks di Walter Vai
Testimone il Ticino. E-book. Formato EPUB Walter Vai - Neftasia, 2011 -
Richiami, echi che giungono dalle profondità del tempo: ma non occorre, per trovarne la sorgente, cercare in un passato remoto. Risuonano nel silenzio di un cuore, o mai hanno lasciato l'inquietudine di una memoria, quindi chi li sente è vivo, ancora. O ancora li vive, quasi abbia vissuto i momenti donde essi vengono, i loro tenebrosi motivi. Con questo suo nuovo libro, Walter Vai ci conduce in una Pavia perduta, anzi oggi quasi incredibile: quella dell'occupazione tedesca. Questo non è tuttavia un romanzo storico, ma di oggi. La nostra Pavia è lo sfondo della vicenda narrata qui essa viene a concludersi, giungendo da anni lontani. Verrebbe da dire, ricorrendo a una vecchia formula che s'usa nel romanzo poliziesco, che l'assassino fatalmente torna sul luogo del delitto. Vai ha voluto, nel titolo del libro, citare il Ticino, quale metafora di ciò che il tempo non riesce a scalfire. Il Ticino, che nel suo saggio scorrere ha visto tragedie e commedie private, irrilevanti, o destinate a mutare la storia, annota una volta ancora quanto sa: cioè che l'uomo non sfugge al suo destino, quanto è stato fatto non può essere disfatto e a volte nemmeno dimenticato; i vecchi errori o i vecchi crimini possono a ogni momento ripresentare il loro conto ed esigere che venga saldato.
Testimone il Ticino. E-book. Formato Mobipocket Walter Vai - Neftasia, 2011 -
Richiami, echi che giungono dalle profondità del tempo: ma non occorre, per trovarne la sorgente, cercare in un passato remoto. Risuonano nel silenzio di un cuore, o mai hanno lasciato l'inquietudine di una memoria, quindi chi li sente è vivo, ancora. O ancora li vive, quasi abbia vissuto i momenti donde essi vengono, i loro tenebrosi motivi. Con questo suo nuovo libro, Walter Vai ci conduce in una Pavia perduta, anzi oggi quasi incredibile: quella dell'occupazione tedesca. Questo non è tuttavia un romanzo storico, ma di oggi. La nostra Pavia è lo sfondo della vicenda narrata qui essa viene a concludersi, giungendo da anni lontani. Verrebbe da dire, ricorrendo a una vecchia formula che s'usa nel romanzo poliziesco, che l'assassino fatalmente torna sul luogo del delitto. Vai ha voluto, nel titolo del libro, citare il Ticino, quale metafora di ciò che il tempo non riesce a scalfire. Il Ticino, che nel suo saggio scorrere ha visto tragedie e commedie private, irrilevanti, o destinate a mutare la storia, annota una volta ancora quanto sa: cioè che l'uomo non sfugge al suo destino, quanto è stato fatto non può essere disfatto e a volte nemmeno dimenticato; i vecchi errori o i vecchi crimini possono a ogni momento ripresentare il loro conto ed esigere che venga saldato.