Wilhelm Jensen eBooks
eBooks di Wilhelm Jensen
Gradiva. Una fantasia pompeiana. E-book. Formato PDF Wilhelm Jensen - Donzelli Editore, 2013 -
Quella di Norbert Hanold, giovane e brillante archeologo tedesco, è la storia di un sogno, di un’ossessione, di un innamoramento. O meglio ancora, la storia di una passione, una doppia passione: quella palese per l’archeologia e quella repressa per una donna. Come poteva un racconto così ricco di spunti sfuggire all’occhio attento del dottor Freud che, proprio mentre Jensen lo dava alle stampe, costruiva le sue teorie psicoanalitiche? Ecco perché uno dei suoi saggi tuttora più conosciuti s’intitola proprio Delirio e sogni nella Gradiva di Jensen. Ma questa è un’altra storia. Quella di Norbert, intrigantissima come ogni piccolo classico della letteratura, racconta della sua ossessione per un antico bassorilievo raffigurante una giovane donna nell’atto di incedere. Norbert subito s’invaghisce della grazia di quel passo, tanto da procurarsene un calco in gesso, che da quel momento troneggerà nel suo studio non meno che nella sua mente e nei suoi sogni. E sarà proprio un sogno a suggerirgli di mettersi in viaggio per Pompei, con la certezza che tra le rovine all’ombra del Vesuvio scoprirà la storia di quella donna, cui ha dato persino un nome: Gradiva. Abbattuto ogni steccato tra sogno e realtà, Norbert incontrerà l’agognata figura femminile sotto il sole cocente del mezzogiorno pompeiano, e proprio nell’attimo della sua resa al delirio di un incontro inspiegabile, si accorgerà che quella ragazza è fatta di carne e non di marmo... Lo scavo archeologico è sconfinato nell’inconscio, e con sapiente ironia Jensen lo conduce a un lieto fine che sorprende e diverte il lettore. A dare sostanza in queste pagine ai sogni, all’ossessione, al delirio e alla passione di Norbert, ci pensa il tratto onirico e al contempo divertito di Cecilia Capuana. Catturata a sua volta dal racconto di Jensen – al pari di Freud – e dal passo della Gradiva – non meno di Norbert –, Cecilia Capuana esplora i tanti piani di lettura di una storia che intreccia magistralmente l’arte e la poesia, l’inconscio e il mito, l’allucinazione e l’eros, la sublimazione e il reale.
Gradiva. Una fantasia pompeiana. E-book. Formato EPUB Wilhelm Jensen - Donzelli Editore, 2015 -
Quella di Norbert Hanold, giovane e brillante archeologo tedesco, è la storia di un sogno, di un’ossessione, di un innamoramento. O meglio ancora, la storia di una passione, una doppia passione: quella palese per l’archeologia e quella repressa per una donna. Come poteva un racconto così ricco di spunti sfuggire all’occhio attento del dottor Freud che, proprio mentre Jensen lo dava alle stampe, costruiva le sue teorie psicoanalitiche? Ecco perché uno dei suoi saggi tuttora più conosciuti s’intitola proprio Delirio e sogni nella Gradiva di Jensen. Ma questa è un’altra storia. Quella di Norbert, intrigantissima come ogni piccolo classico della letteratura, racconta della sua ossessione per un antico bassorilievo raffigurante una giovane donna nell’atto di incedere. Norbert subito s’invaghisce della grazia di quel passo, tanto da procurarsene un calco in gesso, che da quel momento troneggerà nel suo studio non meno che nella sua mente e nei suoi sogni. E sarà proprio un sogno a suggerirgli di mettersi in viaggio per Pompei, con la certezza che tra le rovine all’ombra del Vesuvio scoprirà la storia di quella donna, cui ha dato persino un nome: Gradiva. Abbattuto ogni steccato tra sogno e realtà, Norbert incontrerà l’agognata figura femminile sotto il sole cocente del mezzogiorno pompeiano, e proprio nell’attimo della sua resa al delirio di un incontro inspiegabile, si accorgerà che quella ragazza è fatta di carne e non di marmo... Lo scavo archeologico è sconfinato nell’inconscio, e con sapiente ironia Jensen lo conduce a un lieto fine che sorprende e diverte il lettore. A dare sostanza in queste pagine ai sogni, all’ossessione, al delirio e alla passione di Norbert, ci pensa il tratto onirico e al contempo divertito di Cecilia Capuana. Catturata a sua volta dal racconto di Jensen – al pari di Freud – e dal passo della Gradiva – non meno di Norbert –, Cecilia Capuana esplora i tanti piani di lettura di una storia che intreccia magistralmente l’arte e la poesia, l’inconscio e il mito, l’allucinazione e l’eros, la sublimazione e il reale.
Gradiva: A Pompeiian Fancy. E-book. Formato PDF Wilhelm Jensen - Forgotten Books, 2017 -
Where had she walked thus and whither was she going? Doctor Norbert Hanold, docent of archaeology, really found in the relief nothing noteworthy for his science. It was not a plastic production of great art of the antique times, but was essentially a Roman genre production and he could not explain what quality in it had aroused his attention; he knew only that he had been attracted by something and this effect of the first view had remained unchanged since then. In order to bestow a name upon the piece of sculpture, he had called it to himself Gradiva, the girl splendid in walking. That was an epithet applied by the ancient poets solely to Mars Gradivus, the war-god going out to battle, yet to Norbert it seemed the most appropriate designation for the bearing and movement of the young girl, or, according to the expression of our day, of the young lady, for obviously she did not belong to a lower class but was the daughter of a nobleman, or at any rate was of honorable family. Perhaps — her appearance brought the idea to his mind involuntarily — she might be of the family of a patrician asdile whose office was connected with the worship of Ceres, and she was on her way to the temple of the goddess on some errand. Yet it was contrary to the young archaeologist's feeling to put her in the frame of great, noisy, cosmopolitan Rome. To his mind, her calm, quiet manner did not belong in this complex ma chine where no one heeded another, but she be longed rather in a smaller place where every one knew her, and, stopping to glance after her, said to a companion, That is Gradiva — her real name Norbert could not supply — the daughter of she walks more beautifully than any other girl in our city.