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eBooks editi da Bruno Osimo Antologie di poesia
EBOOK   9788898467082

Bolle d'accompagnazioneSettantasette poetwit da skvolabus in Russia tsentrale. E-book. Formato EPUB Bruno Osimo   -  Bruno Osimo, 2021  - 

Prendere otto writer, otto esemplari di homo scribens, cinque di madrelingua italiana e tre siciliana, nella fattispecie due giornalisti e sei tra romanzieri e poeti, metterli su uno scuolabus che va in giro per la Russia centrale per otto giorni, agitare, non mescolare: shaken, not stirred, come il cocktail preferito di James Bond.Questa, grosso modo, è la ricetta che è stata seguìta dal 14 al 22 settembre 2013 dai mandanti di questa gita scolastica fuori tempo massimo, alla quale ci siamo ritrovati impreparati, senza il cestino di plastica celeste della merenda, e disattenti al suono della campanella.Ad accompagnarci avevamo anche la maestra, naturalmente essendo piccoli, una maestra polimorfa incarnata da diverse persone:? la bodyguard, Andrej, che espletava il suo ruolo in incognito, fingendosi fotografo, nella penombra dell’ultima fila, ma conosceva bene i tempi scenici e sapeva entrare al momento giusto con la battuta giusta come quando, in un bar-discoteca di Kozélsk alle sei del pomeriggio, un indigeno ha invitato a ballare una di noi, e Andrej si è rivolto ad Andrea domandandogli: «Lo devo togliere?». Come se fosse un bruscolino (ma lo era, in confronto a lui).? Il preside, nella persona di Pàša, che si sdoppiava anche nella funzione di autista dello scuolabus, che è stato la vera guida della spedizione.? Il Commissario Politico, nella persona di Anastasija detta Nàstja, nostro autentico Duce dell’Umanità Progressiva verso il Radioso Avvenire. Ha viaggiato sempre sul cofano dello scuolabus, come il simbolo cromato della Mercedes, stagliando il suo profilo perfetto (e pure cromato) e lasciando svolazzare in modo ordinatissimo il drappo che la copriva, il braccio sinistro proteso verso l’alto impugnante la Falce.? Il jukebox umano, Romàn detto Ramon, mascotte che senza bisogno d’inserire moneta alcuna faceva funzioni sia di karaoke che di fonte musicale autonoma.? E le due mediatrici interlinguistiche orali, Olja e Sveta. Spesso hanno rivestito funzioni molto più ampie, dalle nutrici alle under-umbrella sitter, dalle consulenti globali alle respingitrici (buferà).Si trattava di un esperimento scientifico: mettendo in queste condizioni gli ingredienti suggeriti dalla ricetta, cosa ne sarebbe uscito?Di certo l’energia sprigionata dall’incontro di questi componenti biochimici è stata ed è notevole. Io che pensavo di avere fatto l’ultima gita scolastica della mia vita nel 1975 quando m’innamorai perdutamente di Mariella Saporito da Quarto Oggiaro e passai l’intera tratta Roma-Milano del treno accelerato a limonare con lei sotto gli sguardi esterrefatti degli altri sedenti nello scompartimento, mi sono ritrovato a farne un’altra quasi quarant’anni dopo.Solo che nel 2013 certe cose non le faccio più... e poi il sedile in fondo dietro era sempre occupato. Ho quindi composto questi poetwit che contengono alcuni riflessi dei rimescolamenti avvenuti nella mia mente per motivi linguistici, culturali, affettivi, psicotici...

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Bolle d'accompagnazioneSettantasette poetwit da skvolabus in Russia tsentrale. E-book. Formato Mobipocket Bruno Osimo   -  Bruno Osimo, 2021  - 

Prendere otto writer, otto esemplari di homo scribens, cinque di madrelingua italiana e tre siciliana, nella fattispecie due giornalisti e sei tra romanzieri e poeti, metterli su uno scuolabus che va in giro per la Russia centrale per otto giorni, agitare, non mescolare: shaken, not stirred, come il cocktail preferito di James Bond.Questa, grosso modo, è la ricetta che è stata seguìta dal 14 al 22 settembre 2013 dai mandanti di questa gita scolastica fuori tempo massimo, alla quale ci siamo ritrovati impreparati, senza il cestino di plastica celeste della merenda, e disattenti al suono della campanella.Ad accompagnarci avevamo anche la maestra, naturalmente essendo piccoli, una maestra polimorfa incarnata da diverse persone:? la bodyguard, Andrej, che espletava il suo ruolo in incognito, fingendosi fotografo, nella penombra dell’ultima fila, ma conosceva bene i tempi scenici e sapeva entrare al momento giusto con la battuta giusta come quando, in un bar-discoteca di Kozélsk alle sei del pomeriggio, un indigeno ha invitato a ballare una di noi, e Andrej si è rivolto ad Andrea domandandogli: «Lo devo togliere?». Come se fosse un bruscolino (ma lo era, in confronto a lui).? Il preside, nella persona di Pàša, che si sdoppiava anche nella funzione di autista dello scuolabus, che è stato la vera guida della spedizione.? Il Commissario Politico, nella persona di Anastasija detta Nàstja, nostro autentico Duce dell’Umanità Progressiva verso il Radioso Avvenire. Ha viaggiato sempre sul cofano dello scuolabus, come il simbolo cromato della Mercedes, stagliando il suo profilo perfetto (e pure cromato) e lasciando svolazzare in modo ordinatissimo il drappo che la copriva, il braccio sinistro proteso verso l’alto impugnante la Falce.? Il jukebox umano, Romàn detto Ramon, mascotte che senza bisogno d’inserire moneta alcuna faceva funzioni sia di karaoke che di fonte musicale autonoma.? E le due mediatrici interlinguistiche orali, Olja e Sveta. Spesso hanno rivestito funzioni molto più ampie, dalle nutrici alle under-umbrella sitter, dalle consulenti globali alle respingitrici (buferà).Si trattava di un esperimento scientifico: mettendo in queste condizioni gli ingredienti suggeriti dalla ricetta, cosa ne sarebbe uscito?Di certo l’energia sprigionata dall’incontro di questi componenti biochimici è stata ed è notevole. Io che pensavo di avere fatto l’ultima gita scolastica della mia vita nel 1975 quando m’innamorai perdutamente di Mariella Saporito da Quarto Oggiaro e passai l’intera tratta Roma-Milano del treno accelerato a limonare con lei sotto gli sguardi esterrefatti degli altri sedenti nello scompartimento, mi sono ritrovato a farne un’altra quasi quarant’anni dopo.Solo che nel 2013 certe cose non le faccio più... e poi il sedile in fondo dietro era sempre occupato. Ho quindi composto questi poetwit che contengono alcuni riflessi dei rimescolamenti avvenuti nella mia mente per motivi linguistici, culturali, affettivi, psicotici...

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EBOOK   9788898467150

Sguardi rubatiCentotrentadue poetwit. E-book. Formato EPUB Bruno Osimo   -  Bruno Osimo, 2018  - 

Caro Bruno,la poesia mi affascina e mi mette soggezione.Spesso mi appare ermetica e, anche se condivido fino in fondo, senza considerarla riduttiva, la definizione che ne dava GF Contini (a memoria, dal liceo) di "cosciente rifiuto e lucido superamento delle regole sintattiche e grammaticali", la mia ammirazione e la mia soggezione ad essa sconfinano qualche volta in una specie di rinuncia alla comprensione razionale e in un contemporaneo abbandono ed abbraccio emozionale, o emotivo: il che mi basta per apprezzarla e amarla.Questa premessa per affermare con modestia e semplicità che le mie parole sul tuo lavoro vanno prese per quelle di un ingenuo lettore, che ha una venerazione totale per la parola scritta e che dunque ama la poesia, anche se ignorante in materia. Beh mi sono piaciute molto le tue poesie, molto.Mi colpiscono per il carico di attrazione per il femminile che testimoniano, mi seducono per la sensualità che sprigionano, mi incuriosiscono per i sentimenti delicati, ma a volte robusti, che esprimono: ne scaturisce un mondo di emozioni e di pulsioni, e di fascinazioni che mi meraviglia, se lo confronto con il quadro razionale e apparentemente algido che offri di te quando ti apri agli altri. Forse è la scelta dei quadri, per la maggior parte rappresentanti femmine più o meno generose di sé, ma certo tutte profondamente femmine, ma da queste tue parole strutturate in brevi poemi liberi scaturisce una grande ricchezza emotiva dedicata, non dico univocamente, ma certo fortemente, all'altra metà del cielo. Dunque, dietro quella veste formalmente ineccepibile di uomo di lettere e di studio, cioè di mente e di ragione, sei un assatanato uomo di carne e di sensi: alleluia! E la forma leggera e agile che assumono le tue poesie, spesso in consapevole contrasto con alcuni quadri "importanti", sembra affermare che, nonostante l'entità e/o la gravità dei sentimenti provati, basta la musica lieve di poche parole a narrarli, che siano però le parole giuste, anche inventate. Mi sono piaciute senza riserve, dunque i miei complimenti. Grazie. Gianpaolo Tescari

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