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eBooks editi da Neri Pozza Musica folk e tradizionale
EBOOK   9788854524620

Storia della canzone Napoletana 1932-2003: 1932-2003 - VOLUME II. E-book. Formato EPUB Pasquale Scialò   -  Neri Pozza, 2021  - 

DA TAMMURIATA NERA AL RAP E ALLA TRAP CONTEMPORANEE, PASSANDO PER CAROSONE E PINO DANIELE, LA GRANDE STAGIONE DELLA CANZONE NAPOLETANA IN UN VOLUME INDISPENSABILE PER TUTTI I SUOI NUMEROSI AMANTI. 'Nanà, Nanù, Makabù, Evviva ’a tessera' si canta a Napoli nei primi anni Trenta: nomi esotici della canzone coloniale e grida di giubilo della propaganda fascista. Le canzonette di regime, tuttavia, non riescono per fortuna a occupare tutta la scena. Intorno alla metà degli anni Trenta non mancano infatti capolavori come Passione e, all’inizio degli anni Quaranta, gemme del genere comico come Ciccio Formaggio. È a partire dal secondo dopoguerra che la canzone napoletana sviluppa con nuove forme la sua costitutiva natura ibrida, rielaborando alla sua maniera le nuove tendenze che avanzano sulla scena musicale internazionale. Da Tammurriata nera e Pistol packin’ mama dell’immediato dopoguerra si passa agli anni Cinquanta, in cui, accanto a canzoni destinate a permanere (Sciummo, Lazzarella, Guaglione, Tu si’ na cosa grande), si inaugura il «bainait» napoletano con i suoi innesti fra tradizioni locali e matrici d’oltreoceano (Nun è peccato, Anema e core, Accarézzame!, Na voce, na chitarra e ’o ppoco ’e luna) e in cui Renato Carosone si fa largo prepotentemente sulla scena a tempo di boogie woogie e quick step. Poi arriva la stagione irripetibile degli anni Settanta, nella quale tendenze diverse convivono come in un arcipelago formato da isole immerse nel mare della lingua napoletana (James Senese, il rock progressive degli Osanna, il giovane music maker Pino Daniele e, negli stessi incredibili anni, la sceneggiata di Mario Merola e Pino Mauro e la nuova canzone sottoproletaria di Patrizio e Nino D’Angelo), fino ai neomelodici e ai singolari esiti del nuovo Millennio, in cui il rap e fenomeni come Liberato pongono allo studioso problemi di non facile risposta. Su questa ampia scena musicale si snoda il racconto della canzone napoletana dal 1932 al 2003, in un’appassionante narrazione che mescola costume, documenti musicali, interviste inedite, immagini, letteratura, cinema, teatro, clip. Una storia lunga e articolata, che include testi originali con traduzione a fronte, una bibliografia ragionata e un indice dei nomi dei protagonisti e delle canzoni citate.

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EBOOK   9788854520899

Canti popolari del Piemonte. E-book. Formato EPUB Costantino Nigra   -  Neri Pozza, 2020  - 

Apparsi per la prima volta nel 1888, e poi oggetto di numerose edizioni, i Canti popolari del Piemonte segnarono una svolta profonda negli studi sul folklore e sulle tradizioni popolari in Italia. I folkloristi del tempo avevano infatti concentrato la loro attenzione sulla tradizione lirica della cultura popolare italiana, in primo luogo le canzuna siciliane e i rispetti toscani, trascurando o sottovalutando il canto narrativo. L’opera di Costantino Nigra, figura fondamentale del Risorgimento, diplomatico e principale collaboratore di Cavour, mostrò che la ballata, la canzone narrativa di diffusione europea, fiorita soprattutto in Piemonte e nelle province del settentrione d’Italia, non era soltanto un importante aspetto della tradizione popolare, ma apriva una vera e propria nuova provincia del sapere a folkloristi e dialettologi. Non stupisce, dunque, che dal 1888 i Canti popolari del Piemonte siano stati ripetutamente rieditati, diventando il testo di riferimento, il banco di prova dei maggiori folkloristi italiani. Le edizioni, tuttavia, che precedono questo volume (ad eccezione di quella einaudiana del 2009, opera degli stessi curatori della presente), benché tutte filologicamente accurate, mancano di un’antologia sonora, indispensabile a mostrare, nell’intreccio di parola e canto, la complessità del patrimonio custodito nell’opera di Costantino Nigra. Grazie al paziente lavoro di ricerca di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, i due cd che compendiano questa edizione fanno emergere, attraverso 155 esempi canori tratti da varie centinaia di registrazioni raccolte dal 1954 al 1988, il filo rosso, musicale e testuale, tra il tempo dell’opera di Nigra e il nostro tempo. Oltre il testo, documentano la melodia delle singole ballate, restituendo alla memoria il vissuto di un’oralità che, pur non essendo esattamente quella del tempo di Nigra, è ad esso vicina e indissolubilmente legata. Il volume è inoltre corredato da un apparato fotografico che per la prima volta, insieme alle voci, mostra i volti dei testimoni (gli “alberi del canto”) e dei ricercatori (da Lomax a Carpitella, da Leydi a Coggiola, da Jona e Liberovici a Vigliermo, da Adriano a Castelli e Beccaria) che con loro hanno operato. Tutto ciò arricchisce la grande opera di Costantino Nigra, restituendole nuova vita e nuovi spunti di interesse. Studiando infine il sistema della ballata, il dinamismo dei canti, gli stili esecutivi e i modelli melodici, i curatori forniscono anche la prova inconfutabile sia della straordinaria tenuta nel tempo, sia del radicarsi nei luoghi e nelle comunità di questo grande patrimonio di canto narrativo.

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