Carlo Filippo Follis eBooks
eBooks editi da Carlo Filippo Follis di Formato Mobipocket
Imprenditore Disabile macellato dal Fisco italiano – Vol. II – Il lato oscuro del Fisco: Quando l’Agenzia delle Entrate opera oltre la legalità, oltre le sue stesse “risoluzioni”. E-book. Formato Mobipocket Carlo Filippo Follis - Carlo Filippo Follis, 2017 -
«… Ad esempio, si continua a prevedere che nel 94% dei controlli deve essere trovato qualcosa. I cittadini spesso si dicono: ‘Ma possibile che ogni volta che c’è un controllo mi trovano qualcosa?’ Eh, bisogna dire loro che è scritto nero su bianco che gli uffici devono fare questo. È una follia, una follia!» Il Vol. I si basava sulla convinzione – sposata dall’ingenuità dell’imprenditore – che l’Agenzia delle Entrate esigesse un documento “dovuto” e anche che fosse vera la regola per cui un corriere può distruggere dopo solo 1 anno e 1 mese il CMR prodotto per una certa spedizione. Non è così. L’autore lo dimostra e sottolinea l’illegale operato del vettore che, è invece tenuto a conservare i CMR 60 mesi – 5 anni – come ogni altro documento prodotto o ricevuto; dimostra altresì che l’Agenzia delle Entrate operò un illecito esigendo un CMR che la stessa dichiara come “accessorio” – tramite sue Risoluzioni – in presenza di altri documenti comprovanti l’esportazione di beni venduti. L’Agenzia delle Entrate sembra quindi operare con il solo fine di “estorcere” – parte o tutto – il denaro dovuto al contribuente operando in base a precisi ordini politici; il testo in apertura è uno stralcio dell’intervista che l’On. Enrico Zanetti – ex Vice Ministro Economia e Finanza – rilasciò il 9 ottobre 2017 all’inviato Riccardo Trombetta di Striscia la Notizia. Questo Vol. II contiene prove documentali inequivocabili su come le cose sarebbero dovute andare diversamente a fronte di un corretto operato dell’autore, ex CEO della propria attività e poi contribuente vessato – truffato – dall’Agenzia delle Entrate. L’autore propone quindi una riflessione: «Si parla tanto di come gli italiani evadono, se nel computo globale delle evasioni ci sono anch’io, che faccio sicuramente parte di quel 94% di soggetti rapinati, forse, l’Italia è un Paese di gente onesta!» Sempre l'autore ricorda le parole di Publio Cornelio Tacito: «Corruptissima re publica plurimae leges» ossia «Moltissime sono le leggi quando lo Stato è corrotto»; a significare che quanto più lo Stato è corrotto e la legalità viene sempre meno, più le leggi si moltiplicano, perché sono create non più per il bene comune, ma ad personam quindi ad hoc: negli interessi di mille singoli corruttori, per mille situazioni di vantaggio personale. Non bisogna dimenticare che l'Italia ha una tale esuberanza di leggi da indurre a pensare alla corruzione – al mal governo – come un “male” endemico per l'italica penisola. Un male incurabile sin tanto che i legislatori non cambieranno realmente per convertirsi o lasciare il posto a veri tutori, difensori, e governanti di un Paese che già all'epoca di Publio Cornelio Tacito dimostrò la sua grandezza, ai tempi, “imperiale”. Se fossimo un paese governato con onore, la dichiarazione dell'On. Enrico Zanetti avrebbe dovuto provocare la caduta del governo o l'immediata rimozione dall'incarico del Ministro dell'Economia e “delle Finanze indebitamente sottratte”.
Vittoria ~ L'attesa: D-Storie in salsa realtà. E-book. Formato Mobipocket Carlo Filippo Follis - Carlo Filippo Follis, 2017 -
“Vittoria ~ L'attesa” propone delle ‘D-Storie in salsa realtà’. Tre racconti, tre protagonisti e un unico filo conduttore: l'amore. Un amore raccontato, vissuto, in differenti forme ma soprattutto l'amore di coppia. Vi è un dettaglio forse anche trascurabile, ma questo starà a voi deciderlo: i protagonisti sono Disabili, “Vittoria ~ L'attesa” è un libro scritto da un Disabile ma non per questo indirizzato esclusivamente a lettori Disabili ed anzi è destinato a tutti affinché le emozioni che propone siano di tutti come lo può diventare la disabilità. Il libro propone dei protagonisti, dei Disabili, desiderosi di amare con il cuore e anche con il corpo che palpita, pulsa di normali passioni e sani desideri. Si desidera l'ingrediente mancante capace di completare la vita di ciascuno: l'amore. L'autore nella sua presentazione al libro scrive: «Ero molto giovane quando iniziai a veder morire dei miei amici senza che avessero ricevuto l’amore di un partner o anche solo un’esperienza godereccia di ‘sesso mercenario’.» L'amore non è, e mai potrà essere, un diritto perché come scriveva Stendhal: «L’amore è la sola passione che si paga con una moneta che fabbrica essa stessa.» Tuttavia può essere un desiderio, un sogno, una meta e, perché no, una Vittoria! Lo conferma l'autore scrivendo: «Vittoria è il nome di una donna, Vittoria è anche un successo conseguito e ‘l’attesa’ può essere l’amore che non si vive ancora o quella meta che raggiunta ci farà gridare: ‘Vittoria!’» Vittoria può essere anche la consapevolezza di Pietro, protagonista del primo racconto che, rabbiosamente, così urla sottovoce: «... merda! L’unico vero grande rimpianto legato a quella carrozza, che mi ha tradito, è Eleonora.» Vittoria è anche la giovane Ary che, con amore platonico, di fronte al corpo nudo e disabile del protagonista domanda: «Te lo posso lavare?» Vittoria è anche l'amore che spinge un uomo a sostituire al classico «Ti amo!» una favola scritta per esprimere i suoi sentimenti lasciando all'amata la possibilità di far finta di non capire il desiderio di lui. L'amore è quindi desiderare il bene di chi si ama. Per questo motivo una favola vuole lasciare la libertà di decidere: l'amore è anche rinuncia. «Ho già vissuto oltre mezzo secolo come Disabile e mi convinco sempre di più che la disabilità è quel qualcosa di sconosciuto, di poco chiaro da capire e comunque un insieme di informazioni disordinate. Si comprende la disabilità solamente se si è Disabili o se si è strettamente coinvolti da questa realtà.» Con queste parole l'autore vuole sottolineare quanto ancora ci sia da scoprire oltre gli stereotipi, veri e falsi, che oggi definiscono l'immagine “tipo” del Disabile che non conosciamo, di quello che spesso viene raccontato e anche difeso da chi non sa esattamente cosa sia la disabilità. L'autore in un suo scritto sottolineò che: «La disabilita è democratica, non discrimina, vi accetta tutti proponendosi come un potenziale e inaspettato ‘evento storico’.»