Katherina Eberlein eBooks
eBooks editi da Katherina Eberlein di Formato Epub
La considerazione dell'infanzia nella nostra società: quando bambino fa rima con consumo. E-book. Formato EPUB Katherina Eberlein - Katherina Eberlein, 2014 -
Il consumismo è il grande protagonista della società contemporanea e delle nostre vite, fin da piccoli, anzi forse soprattutto da piccoli dato che bambini e adolescenti rappresentano le categorie privilegiate a cui far riferimento quando si vuole vendere, quando si vuole far acquistare. Nel presente elaborato, andando in ordine, viene proposta, nel primo capitolo, la descrizione delle origini del consumismo e dell’attenzione che oggi da molteplici discipline e parti, e per motivazioni differenti, gli è rivolta, per arrivare poi ad introdurre il tema dell’educazione al consumo. Il secondo capitolo presenta un’analisi del tema del consumismo considerato in relazione ai bambini e prende in esame come quest’ultimi divengano consumatori; un paragrafo è inoltre dedicato all’analisi dello shopping compulsivo in adolescenza. Nel terzo capitolo il consumismo, principalmente analizzato in rapporto all’infanzia, è trattato all’interno di tre ambiti specifici: televisione e pubblicità, scuola e sanità; vengono inoltre presentate, all’interno del medesimo capitolo, due indagini: la prima inerente l’analisi degli spot pubblicitari rivolti ai più piccoli, la seconda condotta all’interno di alcuni negozi di giocattoli. Kid marketing, i bambini come mercato pluridimensionale e le strategia alle quali ricorrono le aziende, rappresentano i temi sviluppati nel quarto capitolo. In ultimo, nelle conclusioni, si presentano alcune considerazioni finali.
L'incontro tra la solitudine e il bullismo nell'era di internet. E-book. Formato EPUB Katherina Eberlein - Katherina Eberlein, 2014 -
“L’incontro tra la solitudine e il bullismo nell’era di internet” è il frutto del tentativo di analizzare le possibili relazioni tra solitudine, bassa autostima e bullismo, con particolare riferimento al bullismo elettronico. “La solitudine è qualcosa di più che un’esperienza diffusa. Sotto certi aspetti è un’esperienza necessaria, ineluttabilmente connessa alla condizione umana” (Miceli, 2003). Tale frase esprime come la solitudine sia un’esperienza che ogni uomo vive. Un aspetto interessante della solitudine è come essa possa assumere molteplici valenze, possa divenire fonte di sofferenza o di arricchimento individuale; Gotesky, cogliendone la multidimensionalità, indica tre diversi termini adeguati a sottolineare le diverse sfaccettature dell’esperienza di solitudine: “aloneness”, “solitude”, “loneliness”. La parola “Aloneness” indica uno stato di isolamento fisico privo di componenti emotive, rappresenta il fatto di non trovarsi insieme ad altri. È il termine “Solitude” ad esprimere i sentimenti di beneficio e soddisfazione che accompagnano alcune situazioni di isolamento dagli altri. Risultano in particolare accentuate, in condizione di solitudine fisica, la creatività, l’attenzione e la concentrazione; il trovarsi da soli può inoltre favorire momenti di relazione con se stessi e di introspezione. La parola “Loneliness” indica invece la pena della solitudine psicologica e gli stati d’animo di sofferenza e di assenza che l’accompagnano e che non per forza è legata all’isolamento fisico ma che anzi può realizzarsi nonostante si sia in mezzo agli altri; come il non essere considerati dall’altro o le proprie difficoltà nel costruire relazioni sociali, esso assume una valenza negativa e prelude al manifestarsi della solitudine psicologica. La solitudine si presenta frequentemente correlata a un sentimento negativo, ovvero la bassa autostima; questo è problematico se si considera che a correre il rischio di soffrire di solitudine è tipicamente il soggetto adolescente introverso, schivo, socialmente impacciato, con difficoltà ad interagire e stabilire rapporti con possibili implicazioni quali l’esclusione e gli insuccessi relazionali. E’ importante considerare che non è inusuale che ragazzi che presentano difficoltà a relazionarsi e che conseguentemente possono soffrire di solitudine, esclusione sociale e carente autostima, divengano vittime di atti di bullismo, non per forza prepotenze fisiche o verbali, ma anche “solo” nella sua forma indiretta che mira a isolare la vittima, chiuderla fuori dal gruppo. Non di rado può accadere che adolescenti con questi problemi, quali solitudine ed esclusione sociale, ricorrano all’uso della rete e dei rapporti virtuali per tentare di evadere dalle difficoltà del quotidiano; il rischio è che la rete divenga un’ulteriore ambiente di vittimizzazione per questi ragazzi che attraverso internet possono venire ulteriormente umiliati e questo può accrescere il loro sentirsi soli e aumentare la loro sofferenza.