Mario Cavatore eBooks
eBooks editi da Mario Cavatore di Formato Epub
Il seminatore. E-book. Formato EPUB Mario Cavatore - Mario Cavatore, 2012 -
Nel suo stile scabro e pudico Cavatore racconta efficacemente l'orrore, il sesso, il delitto, l'ansia, il sospetto, la follia, la disperazione, la ferocia. E con imperturbabile naturalezza insinua in ogni personaggio un pro- blema. La sua materia è l'irrazionalismo che produce il male, la catti- veria, la violenza, cioè «il legno storto dell'umanità» Enzo Golino, La Repubblica È scritto benissimo, posso dirlo? Perché questa è una cosa che non si di- ce più dei libri, non mi sembra una cosa di secondissimo ordine: ci so- no dei libri scritti male, dei libri scritti così così, dei libri scritti bene. Questo è scritto straordinariamente bene. Michele Serra a Radio3, Fahrenheit Una o due volte all'anno mi capita sotto i sensi un libro da raccoman- dare a un amico. Stavolta questo è il mio contributo alla diffusione del morbo di leggere. Erri De Luca, Vanity Fair È un romanzo, questo, che si legge d'un fiato. Qualcuno ha scritto che ha la forza trascinante di un giallo. Sarà anche vero, ma Il seminatore è molto di più. E' un libro sulla colpa e l'impunità, un urlo gentile con- tro i crimini che rimangono impuniti per sempre. Diego De Silva, Il Mattino 'Il seminatore' è un libro riuscito che mentre racconta fa riflettere; al- lo stesso tempo è una piccola ed efficiente macchina narrativa. Marco Belpoliti, L’Espresso Un narrare dai registri anche diversi, propri d'una costruzione a puzzle e non priva di colpi di scena, pur nella scelta sostanzialmente uniforme della lingua: piana, asciutta, persino scarna. Ermanno Paccagnini, Il Corriere della Sera Dopo due edizioni esaurite di Il seminatore per Einaudi questa terza edizione digitale esce per volontà dell'autore affinchè il suo lavoro non vada perduto. Il secondo romanzo di Cavatore - L’africano - è stato pubblicato da Einaudi nell’ottobre 2007
El inseminador. E-book. Formato EPUB Mario Cavatore - Mario Cavatore, 2014 -
La trama se desarrolla en 1939. El nazismo se extiende por Europa, y de su mano se extiende también el racismo. Muchos ciudadanos racialmente 'inferiores' huyen buscando un refugio seguro donde llevar una vida tranquila, pero ya es muy difícil encontrar reductos de paz. En Suiza, la organización 'humanitaria' Niños de la calle pretende acabar con el nomadismo raptando a los hijos de los gitanos. La aculturación, el desarraigo, el olvido, los malos tratos, los abusos sexuales, la muerte...todo cabe bajo el manto de una cruzada presuntamente altruista. El dolor tiene nombre y apellidos. Lubo, un cingaro nacionalizado suizo, mientras se ve obligado a cumplir el servidcio militar (un gran esfuerzo para un nómada), recibe la noticia del rapto de sus dos hijos y el asesinato de su mujer, que había pretendido impedirlo. Su mundo se acaba, hasta que en sueños recibe la visita de la Virgen, que es increiblemente parecida a su difunta esposa. Entonces descubre porqué él sigue vivo. Su única meta será la venganza, y para alcanzarla, si es necesario, perderá todo rastro de humanidad. Asesinará con fría premeditación. Y con fría premeditación seducirá y dejará embarazadas a cuantas mujeres racialmente 'superiores' encuentre en su camino. Los hijos bastardos de sus andanzas, nacidos del odio, como no puede ser menos, tendrán una vida mísera y desgraciada, y sucumbirán ante el peso de los prejuicios raciales que los dieron la vida.