Publisher S14227 eBooks

eBooks editi da Publisher S14227 di Formato Mobipocket
EBOOK   9786050379174

Breve ma veridica storia di una gallina. E-book. Formato Mobipocket Mario Gomboli   -  Publisher S14227, 2015  - 

La versione cartacea di "Breve ma veridica storia di una gallina" è stata stampata in 200 esemplari, numerati da 1 a 100, a Torino nel mese di Gennaio 2001 L'autore, Mario Gomboli (Firenze, 12 dicembre 1945 - Torino, 14 aprile 2015), figlio di una importante mercante di quadri, cresce in un ambiente di artisti. Da bambino frequenta il Caffè Le Giubbe Rosse e il ristorante Sabatini sedendo ai tavoli di Rosai, Papini, Soffici, Primo Conti, personaggi che abitualmente si ritrovano anche a casa di sua madre. Giovanni March, Giulio Ghelarducci, Aldo Pazzagli, Mario Borgiotti, erano gli amici più vicini a casa Gomboli. Nel ’64 si trasferisce a Torino. La sua prima personale avviene nel ’69 alla galleria d’arte moderna di Rivoli. Negli anni ’70 diviene amico di Guido Seborga, e frequenta la casa di Garelli a Beinasco. Nei numerosi soggiorni fiorentini conosce Vinicio Berti e stringe amicizia con Silvio Loffredo. In seguito entra in amicizia con Sandro Cherchi ed è tra i fondatori di un archivio storico dedicato allo scultore genovese spentosi a Torino il 25 dicembre 1998. Ha pubblicato diverse piccole opere letterarie che stanno tra il libro d'artista, la poesia e la critica d'arte. Ha allestito numerose personali e partecipato a varie manifestazioni d’arte. Questa pubblicazione in formato digitale è una riedizione per la commemorazione di Mario Gomboli, a un mese dalla morte avvenuta a Torino lo scorso 14 aprile 2015.

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EBOOK   9786050305173

Se non conoscessi questo posto potrei essere ovunque. E-book. Formato Mobipocket Claudio Gomboli   -  Publisher S14227, 2014  - 

Prolegomeni in courier new: Dall’Atari allo Streben. Prefazione di Lorenzo Favaro L’idea di fissare in una raccolta le proprie riflessioni, poesie e scarabocchi, non mi ha mai entusiasmato. […] Tuttavia, senza dover scomodare Giacomo Leopardi con lo Zibaldone di pensieri, penso di poter affermare con una discreta certezza la piacevolezza che la lettura di questa raccolta mi ha infuso. Il percorso delineato dalla sequenza degli scritti attraversa diverse fasi della vita di Claudio attraverso appunti talvolta incolti, talvolta elaborati sino alla raffinatezza. Ma come funziona l’uomo Claudio? Ad una conoscenza superficiale potrebbe apparire, ai più, come un impulsivo e romantico personaggio di un libro di Coetzee, irrisolto e indeterminato, con molteplici passioni e sublimi capacità che sfrutta, però, con poca solerzia e apparentemente senza mai crederci fino in fondo. La verità è che l’uomo Claudio è destinato all’insoddisfazione perenne. La sua natura si scaglia vigorosamente contro le dottrine atarassiche stoiche o induiste che ricercano la felicità attraverso l’allontanamento dalle questioni terrene, dai desideri. La felicità che l’uomo Claudio ricerca sta nello slancio cognitivo, Claudio non si accontenta. Una volta raggiunta una mèta ne desidera subito un’altra, la sua voglia di ricercare qualcosa di nuovo è insaziabile. Wolfgang Goethe descrive questo nobile stato d’animo con una parola precisa: lo Streben per descrivere l’ispirazione che spinge Faust alla ricerca continua del sommo piacere intellettivo e materiale. Sottolineo che è la ricerca portatrice d’affanno che porta felicità. Il raggiungimento dell’obiettivo è solo uno scalino per poter guardare oltre anche trascendendo la realtà quotidiana, verso l’infinito. Il concetto stesso di desiderio svanisce appena si ottiene l’oggetto desiderato perché diventa oggetto che possiedo, non più desiderio dell’oggetto ancora da possedere. Il mondo materiale non è un limite o un ostacolo per l’uomo Claudio che guardando sempre avanti, oltre, non sarà mai pago della mèta raggiunta, quindi sarà destinato all’eterna insoddisfazione portatrice di inesauribili stimoli. […] Le frequenti introspezioni giovanili che crescono negli elaborati grafici e in questo caso poetici, non sono mai state abbandonate dall’uomo Claudio che pur passando dall’Atari a figli imminenti, sopravvivendo a catastrofi naturali come lo tsunami, continua a formulare, sviluppare, cercando di sistemare il mondo che filtra dalle sue pupille come per la prima volta, come un adolescente che si interroga sui massimi sistemi. Ecco, l’uomo Claudio fa parte di quella categoria umana che si inserisce tra la vitalità intellettiva dell’adolescente e la sapienza cognitiva dell’adulto, ed è questo che lo rende così prezioso per tutti noi.

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