Tiziano Consani eBooks
eBooks editi da Tiziano Consani di Formato Epub
Il teorema del passatutto. E-book. Formato EPUB Tiziano Consani - Tiziano Consani, 2015 -
La zuppa pisana è una ricetta culinaria che viene fatta rigorosamente con il nostro pane senza sale e raffermo di almeno quattro o cinque giorni, ben inzuppato in uno stracotto di cavolo precedentemente preparato e affogato nella crema di fagioli, densa e bollita per almeno tre o quattro ore. Durante la cottura, il tutto va girato e rigirato, di tanto in tanto, per evitare che non si attacchi sul fondo della pentola. La regina di quella che è la nostra tavola tradizionale richiede ingredienti dai diversi sapori e tanta pazienza nella preparazione. Allo stesso modo, “Il teorema del passatutto” è costituito da pezzi diversi fra loro, cose vecchie e nuove, mischiate insieme e raccolte con cura nel tempo, che come veri e propri ingredienti, costituiscono una “zuppa”, metafora della vita di tutti i giorni e dei consumi che siamo quasi obbligati a macinare come dei robot, dentro un passatutto. Un “tritatutto”, come il titolo del carro del Carnevale di Viareggio che, immortalato nella fotografia di copertina, ben rappresenta questa raccolta di racconti “cucinati” a fuoco lento, mescolandone la sostanza con il mestolo di legno, modellato a mano e costruito con raspa e scalpello direttamente da un ramo d’ulivo: quel pezzo del “mio ciocco”, a Tre Colli di Calci, che tante volte mi ha accolto, raccolto e insegnato a vivere e a crescere.I racconti, presentati sotto forma di brevi favole, si prestano bene anche per essere lette ai bambini. L’ultimo racconto è l’autobiografia dell’autore e anch’essa forse è una favola.
Le storie di Pòrdo. E-book. Formato EPUB Tiziano Consani - Tiziano Consani, 2014 -
Un libro per tutti i Pisani, i Livornesi, i Lucchesi. Per tutti quelli che hanno radici toscane e che abitano in ogni parte d'Italia e del mondo. Una carrellata di storie divertenti che, pensate un po' voi che leggerete, faccio partire da un cimitero… chissà dove andremo a finire!Tutto cominciò diversi anni fa dal mio ulivo, che affettuosamente chiamavo 'il mio ciocco'. Lì sedevo e osservavo lo spettacolo che la natura mi metteva a disposizione. Ammiravo, sullo sfondo, la città di Livorno, spesso respiravo il salmastro portato dal vento di libeccio e nelle limpide giornate invernali e primaverili potevo vedere il mare e l'isola di Gorgona. Seduto nella cavità di quel ciocco ho sentito pure la tramontana pungente soffiare da Lucca. Lì mi sono sentito pisano e ho amichevolmente scherzato con gli amici livornesi e quelli lucchesi. Lì, spesso, ho letto, studiato, pensato e confidato. Lì sono cresciuto e sempre lì ho immaginato, più volte, di vedere vivere i personaggi raccontati qui. Spesso la mia mano aveva scritto parole e frasi trasparenti su di un foglio bianco, ma poi tutto era rimasto fermo, per anni, in un cassetto disordinato della memoria. Finché quegli appunti hanno dato vita ai personaggi che vivono nella sola lingua che conoscessero: il vernacolo pisano. Quella lingua quasi dimenticata, usata per raccontare di persone vissute in un altro mondo, dove la Novella dello Stento regnava sovrana nelle case dei più. Leggendo 'Le storie di Pòrdo', primo volume di una serie che continuerà nel tempo, scoprirete quelle persone che, quando il telefono, la TV ed i social network non c'erano, pur vivendo in condizioni di estrema miseria, trovavano il modo di divertirsi raccontandosi bischerate nelle lunghe serate di veglie al calore della fiamma di un focolare. Sono certo che anche voi, come loro, vi divertirete.
Er fantasma de la Porveriera (Le storie di Pòrdo vol 2). E-book. Formato EPUB Tiziano Consani - Tiziano Consani, 2014 -
Ecco il secondo libro dedicato a tutti coloro che hanno radici pisane, lucchesi e livornesi e sono in giro per la nostra amata penisola e in ogni altra parte del mondo. Tre storie goliardiche, scritte in vernacolo pisano, per rispettare l'autenticità dei personaggi e dei luoghi della prima metà del novecento.Una realtà fatta di miseria economica e sociale. Storie di lavoro duro e di idiozie architettate per sdrammatizzare la precaria situazione e garantire ai paesani una buona dose di risate. La sceneggiatura, questa volta, non è affidata solo al furbo pastore Pòrdo ma si arricchisce di due figure destinate a continuare nel tempo la propria opera: la moglie Rachele e il figlio Pordino. La prima come rappresentante di quelle che erano, in parte, le donne del posto e il secondo per un giusto cambiamento generazionale. Il tutto condito con il prezioso e dorato nettare: l'olio d'oliva extravergine di Calci che, insieme alla pastorizia, costituiva un elemento chiave nella crisi economica della Valgraziosa, dopo che la ricchezza commerciale della zona, affidata all'attività dei mulini e delle filande, era andata a scomparire. La televisione non si era ancora affacciata a questo piccolo angolo di mondo, il cinematografo nemmeno, le ferie non le avevano ancora inventate. Quindi la gente qualcosa per ingannare il tempo, fra una Novella dello Stento e quell'altra, doveva pur fare! E allora bischerate a tutto spiano e risate 'n der canto der fòo da briài 'ome tegoli!