La Fiaba eBooks
eBooks di Titolo La Fiaba di Massimo Bray di Formato Epub
È nato nel 1959 a Lecce, ha studiato Lettere e Filosofia a Firenze.
Nel 1991 e` entrato nell’Istituto della Enciclopedia Italiana come redattore, dal 2015 ne e` Direttore generale.
Eletto alla Camera dei Deputati con il Partito Democratico nel 2013, dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014 e` stato Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo del governo Letta. Il 24 febbraio 2015 si è dimesso da parlamentare. La sua attività al Governo e` stata contraddistinta dall’approvazione di Valore Cultura, legge quadro sul riconoscimento, salvataggio e tutela del patrimonio culturale italiano.
Nelle edizioni 2017 e 2018 e` stato Presidente del Salone del libro di Torino.
La fiaba come cifra dell'identità europea. E-book. Formato EPUB Massimo Bray - Treccani, 2024 -
Questo volume raccoglie gli atti di un Convegno tenutosi a Roma il 15 maggio del 2019, organizzato da Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese-Consorzio regionale per le Arti e la Cultura, in collaborazione con l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. Al centro il tema della fiaba in quanto prodotto della cultura popolare che molto può dirci del rapporto tra gli uomini e tra i popoli, dunque profondamente identitario di comunità locali e al contempo cifra di una comune appartenenza europea. Alle riflessioni introduttive di Massimo Bray sulla trattazione del tema Fiaba connesso alla voce Europa nella Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti e di Laura Marchetti sul ruolo dei valori fondanti della fraternità, dell’uguaglianza e della libertà nella fiaba popolare europea fanno seguito gli interventi di dodici studiosi: Giovanni Puglisi, Bernhard Lauer, Piero Bevilacqua, Luigi M. Lombardi Satriani, Ferdinando Mirizzi, Franca Pinto Minerva, Battista Quinto Borghi, Paolo Ponzio, Lea Durante, Salvatore Colazzo, Domenico Di Leo, Roberto De Simone. Le conclusioni sono affidate ad Aldo Patruno, che contestualizza l’interesse per la fiaba nel territorio pugliese e ricostruisce le ragioni di questo lavoro in quanto «tentativo, nell’assenza surreale di un serio dibattito sul futuro dell’Europa, di individuare chiavi di lettura profonde e originali per interpretare un presente apparentemente avaro di prospettive rassicuranti».