La Fiaba eBooks
eBooks di Titolo La Fiaba di Lella Ravasi Bellocchio
Lella Ravasi Bellocchio è nata a Milano, dove vive e lavora. Membro A.R.P.A. (Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica) e I.A.A.P. International Association for Analytical Psychology). Membro L.A.I. (Laboratorio Analitico delle Immagini) e redattore della “Rivista di Psicologia analitica”.
Tra le molte pubblicazioni si segnalano: Di madre in figlia, Raffaello Cortina Editore, Milano 1987, nuova edizione 2010, edizione per RCS “Corriere della Sera” nella serie “La biblioteca dei genitori”, 2012; La lunga attesa dell’angelo (1992), Come il destino (1999), Sogni senza sbarre (2005), tutti pubblicati da Raffaello Cortina.
Gli occhi d’oro (2004), Gli occhi d’oro, ancora. Il cinema nella stanza dell’analisi (2007), L’inconscio creatore. Attorno al Libro dei sogni di Federico Fellini (2009, con C. Gaillard) tutti pubblicati da Moretti&Vitali, Bergamo; “L’amore è un’Ombra”. Perché tutte le mamme possono essere terribili, Mondadori, Milano 2012.
La fiaba siamo noi: Storie che ci possono salvare. E-book. Formato EPUB Lella Ravasi Bellocchio - Raffaello Cortina Editore, 2022 -
Come diceva Italo Calvino, le fiabe sono vere. E così «La Regina delle nevi», «Cenerentola», «Il pifferaio magico» e altre storie dei fratelli Grimm ricalcano i passaggi fondamentali dell’esistenza, mostrano dove andare e come procedere, addestrano alla vita. Dunque, parlano di noi, ognuno ha dentro di sé un racconto che gli assomiglia. Orchi e fate, iniziazione e paura, abisso e speranza; come le storie di analisi, le fiabe si intrecciano nel farsi della vita e ci forniscono ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno: parole che ci possono salvare. Effetti terapeutici si possono trarre anche dalle favole dei nostri giorni, raccontate nell’immaginario poetico e cinematografico di Emily Dickinson, Federico Fellini e altri. La creatività diventa cura, in cui tutto è movimento, e le narrazioni passano dall’inconscio personale a quello collettivo, alla speranza di un lieto fine. Così oggi «La fiaba siamo noi» dà un senso alla riscoperta di una possibile salvezza. Come scrive Hillman: “Le parole sono come cuscini, disposte nel modo giusto alleviano il dolore”.