Virtu Libri
Libri con argomento Virtu Etica e filosofia morale
Il Senso della virtù Donatelli P. (Cur.) Spinelli E. (Cur.) - Carocci , 2009 - Biblioteca Di Testi E Studi
La scena più recente dell'etica filosofica ha rimesso al centro il ruolo dell'io e il lessico delle virtù; in questa luce sono stati rivisti i modi tradizionali di pensare i rapporti tra ragione, psicologia ed etica. Saggi che compongono il volume trattano questa svolta della ricerca filosofica da un punto di vista teorico e storico. Tornano a rileggere gli autori classici, come Aristotele, gli scettici e gli epicurei, Plotino, Leibniz e Hume, ma insieme intrecciano la storia della filosofia con l'elaborazione contemporanea, il dialogo con Foucault, Cavell, Murdoch, Diamond, con la psicologia morale e la critica letteraria. risultato è fertile e ricco. Rispetto ai modelli fondati sulla ragione e sui doveri, affiora l'importanza della varietà di modi in cui siamo educati e ci educhiamo alla virtù e agli scrupoli morali e, in modo più vasto, cerchiamo di dare una forma a noi stessi, con un'attenzione alla dimensione complessiva dell'individualità di cui sono nemici i riduzionismi metafisici e razionalistici.
La natura del bene Foot Philippa - Il Mulino, 2007 - Intersezioni
'Le virtù hanno un ruolo necessario nella vita dell'uomo così come il pungiglione nella vita delle api': ma come facciamo a giudicare se qualcosa è 'buono' per gli esseri umani? Per gli organismi viventi in generale, è buono ciò che serve per nutrirsi, vivere e prosperare, vale a dire ciò che serve a realizzare le potenzialità della specie. Tuttavia, nel caso particolare dell'uomo, questo criterio di giudizio appare inadeguato, perché non si può concepire l'essere umano in senso soltanto biologico. Esistono attività di pensiero e sfere di vita - la capacità di usare l'immaginazione, di cantare o danzare ad esempio - senza le quali gli esseri umani potrebbero sopravvivere e riprodursi, ma non potrebbero raggiungere un pieno sviluppo. Ricollegandosi a una tradizione di pensiero che attraverso Tommaso d'Aquino risale sino ad Aristotele, Philippa Foot si interroga in queste pagine su che cosa è giusto e che cosa è sbagliato, sulla virtù e sul vizio, sulle basi stesse del giudizio morale, e giunge a individuare i tratti che caratterizzano efficacemente la forma di razionalità pratica specificamente umana.
Le virtù minori Cotroneo Girolamo - Rubbettino, 2014 - Biblioteca Di Studi Filosofici
Le virtù qui indicate - l'altruismo, il perdono, la menzogna, la vergogna, l'autorità, l'invidia - sono dette minori perché non hanno la forza delle grandi virtù - prudenza, giustizia, fortezza, temperanza - proposte da Platone e accolte dalla dottrina cristiana con il nome di 'virtù cardinali'. Sono soltanto comportamenti, per alcuni dei quali il termine 'virtù' non è neppure del tutto adeguato. Lo sono certamente l'altruismo e il perdono, e in qualche modo anche la vergogna, che può segnare il momento iniziale di un riscatto; più difficile invece considerare tale l'invidia, anche se può generare l'emulazione, e meno ancora la menzogna, qui però osservata soltanto nell'ambito della politica, dove può talora essere giustificata. Ma ciò che soprattutto le caratterizza è il loro presentarsi come comportamenti individuali e non sociali: chi non è altruista, chi non è generoso, chi non prova vergogna, può essere poco amato, ma non respinto dalla società civile; ed è questo soprattutto a renderle 'minori'.