Carpaneto Piacentino Libri
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Terra, acqua e lavoro. Storia del Comune di Carpaneto Piacentino (1800-1970) Montanari Luigi - Edizioni L.I.R, 2017
Carpaneto esisteva ben prima del 1806, ma a quella data il suo futuro territorio era diviso in comunelli talvolta con popolazione superiore alla sua. L'abitante di Chero, di Zena o di Travazzano poteva vivere senza legami con il futuro capoluogo perché apparteneva a comunità autonome ed autosufficienti, capaci però di gestire solo la propria sopravvivenza. Creando una moderna amministrazione comunale, Napoleone promosse una comunità insediata su di un territorio di dimensioni ragionevoli e la provvide di mente e braccia. Per questo merito l'immagine dell'imperatore è esposta ancora oggi nella sala del Consiglio Comunale. Perché terminare questo saggio con l'amministrazione del sindaco Orefici? Per il fatto che la vita del paese è cambiata profondamente verso il 1970 quando l'avvio di attività economiche artigianali ed industriali ha modificato la connotazione esclusivamente agricola del territorio ed il successo del mercato domenicale ha praticamente azzerato la vita sociale e religiosa nelle frazioni.
Il contributo di Carpaneto alla grande guerra Barbieri P. - Marvia, 2018 - Piacenza In Grigioverde 1915-1918
Storia di Carpaneto durante la Grande Guerra.
Guerra e pace a Carpaneto (1944-45). I giornali di un C.L.N. comunale Montanari Luigi - Edizioni Pontegobbo, 2015 - I Girasoli. Storie Nella Storia
'Guerra e pace a Carpaneto (1944-45)' è un grande affresco che riproduce la vita nel comune di Carpaneto Piacentino in quegli anni. Ne viene fuori un'immagine dell'Italia vista dalla piazza di un paese, non descritta secondo le rappresentazioni convenzionali in uso dal dopoguerra, ma sofferta e contraddittoria, come del resto è sempre la realtà. I C.L.N. comunali erano la componente non combattente della Resistenza, che lavorarono in sordina fin quando furono attive le formazioni partigiane. Al momento della Liberazione furono delegati a comporre le nuove giunte municipali e anche ad alleviare gli enormi disagi cui era sottoposta la popolazione. Situazione che li portò a cadere nel localismo. Se si aggiunge il fatto che i volonterosi comitati comunali non vennero sostenuti con idee concrete dai partiti di cui erano emanazione, si capisce perché persero rapidamente la propria spinta finché lasciarono nel 1946 l'amministrazione pubblica ai consigli democraticamente eletti. Questa ricerca è di fatto un'opera pionieristica ed esemplare per la storia dei C.L.N. operanti in Comuni di limitate dimensioni.