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Bruno Di Bello. «Digitale. Archeologico». Ediz. a colori Savarese M. (Cur.) - Skira, 2017 - Arte Moderna. Cataloghi
'L'arte cambia lo sguardo attraverso cui una cultura guarda il mondo, rivelandosi uno strumento di osservazione capace di costruire un paradigma conoscitivo della realtà coerente e attuale. È necessaria una consapevolezza teorica e critica come quella di Bruno Di Bello, fra gli artisti più significativi del panorama contemporaneo, per poter 'cambiare' la prospettiva con cui l'arte si rappresenta. Di Bello, che ha sviluppato il proprio percorso creativo sulla base di una meditata e consapevole adesione al paradigma avanguardistico, presenta un approccio conoscitivo e una sensibilità visiva fortemente condizionati dalle contaminazioni tra arte e nuove tecnologie digitali, traendo dalla avanguardia forme e contenuti che vanno ben oltre la semplice rivoluzione estetica. I suoi lavori si caratterizzano per una visione fondata su una modalità seriale, votata all'investigazione dello schematismo e della sequenzialità e trovano la loro coerenza nella costante ricerca dell'oggettività dell'opera.' (Maria Savarese). Catalogo della mostra presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Napoli, 11 novembre-17 dicembre 2017).
Bruno Di Bello. Antologia. Ediz. italiana, inglese e tedesca Feierabend V. W. (Cur.) - Silvana, 2010 - Fondazione Vaf
Al cuore della ricca e varia produzione che Bruno Di Bello ha realizzato in oltre cinquant'anni di attività artistica e intellettuale e che ora, nella presente antologia, possiamo ripercorrere in tutte le sue tappe, sta la riflessione costante su come l'arte debba essere definita in relazione alle condizioni culturali, tecnologiche, psicosociali e politiche della nostra epoca, e su che cosa, in questo contesto, abbia da proporre come mezzo espressivo. Nato nel 1938 a Torre del Greco, Di Bello appartiene a quella generazione di artisti critici e ribelli, dal forte impegno intellettuale, che alla fine degli anni Cinquanta svilupparono, contro l'egemonia della pittura informale, posizioni alternative che si richiamavano alle idee di Marcel Duchamp. Le risposte creative di Bruno Di Bello, che ha fatto parte del gruppo della cosiddetta 'mec-art', consistono, sul versante della figurazione, in un sistema di combinazione molto personale, in cui estrapola dalla realtà alcuni elementi per poi integrarli entro uno schema costruttivo ordinato, sottoponendoli al tempo stesso a un processo di decostruzione da cui escono alterati e frammentati. Sul versante della produzione dell'opera, nella personale interpretazione della 'pittura', le tecniche meccanico fotografiche vengono a rimpiazzare i normali procedimenti della pittura di cavalletto. Da ultimo, le possibilità della geometria frattale hanno condotto Bruno Di Bello a livelli della sua evoluzione artistica ancora più ricchi di prospettive.
Bruno Di Bello. Antologia. Ediz. italiana e inglese Feierabend V. W. (Cur.) - Silvana, 2010 - Fondazione Vaf
Al cuore della ricca e varia produzione che Bruno Di Bello ha realizzato in oltre cinquant'anni di attività artistica e intellettuale e che ora, nella presente antologia, possiamo ripercorrere in tutte le sue tappe, sta la riflessione costante su come l'arte debba essere definita in relazione alle condizioni culturali, tecnologiche, psicosociali e politiche della nostra epoca, e su che cosa, in questo contesto, abbia da proporre come mezzo espressivo. Nato nel 1938 a Torre del Greco, Di Bello appartiene a quella generazione di artisti critici e ribelli, dal forte impegno intellettuale, che alla fine degli anni Cinquanta svilupparono posizioni alternative che si richiamavano alle idee di Marcel Duchamp. Le risposte creative di Bruno Di Bello, che ha fatto parte del gruppo della cosiddetta 'mec-art', consistono, sul versante della figurazione, in un sistema di combinazione molto personale (Le Scomposizioni), in cui estrapola dalla realtà alcuni elementi cifre, lettere, firme, immagini dei mezzi di comunicazione per poi integrarli entro uno schema costruttivo ordinato, sottoponendoli al tempo stesso a un processo di decostruzione da cui escono alterati e frammentati.