Quinzano D Oglio Libri
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Di qua e di là dell'ongarine. Le frontiere del ricordo fra Avesa e Quinzano Nicolis Veronica - Quiedit, 2017 - I Libri Di Parentesi Storiche
In questo volume ho cercato di descrivere i processi di costruzione di identità collettiva, attraverso memorie e ricordi, all'interno delle comunità di Avesa e Quinzano, grazie all'ausilio di testimonianze orali. Ho preso in esame il caso di questi due contesti legati fra loro cercando di mostrare come gli abitanti dei rispettivi paesi abbiano costruito e ricostruiscano costantemente la propria identità attraverso la stratificazione di ricordi, racconti, aneddoti, leggende e memorie collettive, in un arco di tempo che va dalla fine dell'Ottocento alla seconda metà del Novecento . Non ho cercato di proporre una storia locale, in quanto non mi interessava se non come elemento costitutivo del senso di identità, bensì ho tentato di comprendere le dinamiche della memoria collettiva.
Quinzano d'Oglio. Dalle origini ai giorni nostri storia, personaggi, arte economia lingua e tradizioni Fappani Antonio Soregaroli Vittorio - Fondazione Civiltà Bresciana, 2013
Quinzano d'Oglio. Dalle origini ai giorni nostri storia, personaggi, arte economia lingua e tradizioni - Fondazione Civiltà Bresciana
Quinzano ai tempi dell'«omino verde» ovvero gli ultimi anni cinquanta nella bassa bresciana Damiani Giacomo - Europa Edizioni, 2015 - Edificare Universi
Protagonisti di quello che potremmo definire un dolce memoriale sono la Bassa Bresciana (per la precisione Quinzano d'Oglio) e gli ultimi anni Cinquanta del Ventesimo secolo. A raccontarli sono gli occhi ingenui e pieni di incanto del piccolo Massimo, testimone delle ordinarie dinamiche di una famiglia del tempo, afflitta come molte altre dai problemi economici di un duro dopoguerra. Giacomo Damiani recupera quello sguardo bambino e conserva la memoria di un periodo significativo della Storia recente, quando la civiltà contadina stava per essere sostituita dalla società industriale e la televisione stava gradualmente entrando in tutte le case degli Italiani, con i conduttori e i giornalisti che parlavano un italiano infarcito di romanesco, mentre i bresciani, con un certo senso d'inferiorità, erano ancorati alloro scabro e colorito dialetto. Una lettura piena di nostalgia e allegria insieme, una vicenda in cui tanti sapranno riconoscersi, dove sono i particolari strappati al quotidiano gli elementi che brillano sulla strada del ricordo.