Santagata Antonio Giuseppe Libri
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Rappresentare la guerra. Antonio G. Santagata. Rendering war. Ediz. italiana e inglese Barisione S. (Cur.) Fochessati M. (Cur.) Franzone G. (Cur.) - Sagep, 2014
Il volume esamina la produzione artistica di Antonio Giuseppe Santagata nel periodo compreso tre le due guerre mondiali. Protagonista della cultura figurativa del Novecento italiano, l'artista genovese, trasferitosi a Roma nel 1921, partecipò alle più importanti rassegne espositive nazionali e internazionali dell'epoca: dall'Expo internazionale di Parigi del 1925 a tutte le edizioni della Biennale veneziana dal 1926 al 1942, con l'esclusione di quella del 1940, dalle mostre del 'Novecento italiano' del 1926 e 1929 alle edizioni della Quadriennale romana del 1931, 1935, 1939 e 1943, dalla Mostra della rivoluzione fascista del 1932 all'Expo internazionale di Bruxelles del 1935. Mutilato di guerra, cui aveva partecipato come volontario, fu particolarmente attivo nel campo della pittura murale, principalmente per le Case del Mutilato che vennero edificate in quei due decenni. Fu uno dei protagonisti della decorazione della Casa Madre dei Mutilati di Roma (1926-1932), progettata da Marcello Piacentini, ma fu impegnato anche in quelle di Genova (1938), di Palermo (1939), di Ravenna (1941) e di Milano (1942).
La memoria della guerra. Antonio G. Santagata e la pittura murale del Novecento Franzone G. (Cur.) Fochessati M. (Cur.) - Sagep, 2019 - Sagep Arte
Nel contesto delle ricerche figurative del Novecento ispirate dalla memoria della Grande Guerra, la rappresentazione degli eventi bellici proposta dal pittore Antonio Giuseppe Santagata (Genova 1888 - Mulinetti 1985) nei suoi cicli decorativi per le Case dei Mutilati e per altri edifici istituzionali si caratterizzò per una spettacolare resa espressiva che si può ritrovare nell'incisivo impianto compositivo e nelle eccezionali dimensioni dei suoi cartoni preparatori. Grazie alla sua amicizia con Carlo Delcroix, presidente dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, Santagata, partito volontario e ferito durante un attacco sul Sabotino, fu coinvolto nella decorazione delle principali Case del Mutilato, diventando così uno tra i principali protagonisti di quella grande stagione della pittura murale che contrassegnò la ricerca artistica italiana tra le due guerre.