Sahlins Marshall Libri
Libri di Marshall Sahlins con argomento Popoli Primitivi
L'economia dell'età della pietra Sahlins Marshall Marchionatti R. (Cur.) - Elèuthera, 2020 - Senza Collana
In quello che è ancor oggi ritenuto il testo fondativo dell'antropologia economica (o meglio, dell'economia antropologica), Sahlins rivoluziona le vecchie e sorpassate idee sull'economia delle società «primitive», svelando come in realtà esse fossero delle vere e proprie società dell'opulenza. E in effetti, come ci ricorda Roberto Marchionatti, indagare la natura dell'economia e del suo sguardo sul mondo necessita dello stesso tipo di sensibilità antropologica che noi applichiamo allo studio degli altri. Solo così si può comprendere come mai i popoli più «primitivi» del mondo abbiano sì pochi beni, ma non siano poveri. La povertà non coincide con una ridotta quantità di beni ma è prima di tutto uno status sociale e in quanto tale un'invenzione della civiltà. Se dunque Sahlins, in questo classico di sorprendente attualità, si rivolge al passato, attingendo alla sconfinata ricchezza della creatività e della sperimentazione umane che solo l'antropologia è in grado di svelare, lo fa solo per guardare al futuro, per liberarci dai nostri preconcetti e per instradarci verso idee nuove che ci permettano di ripensare questioni oggi vitali per la società umana.
Isole di storia. Società e mito nei mari del Sud Sahlins Marshall - Raffaello Cortina Editore, 2016 - Culture E Società
Nessuna comunità umana, per quanto all'apparenza statica, confinata, isolata, può essere considerata a ragion veduta 'fredda' o 'fuori della storia'. Lo evidenzia qui Marshall Sahlins, presentando i suoi studi su alcuni popoli del Pacifico, in particolare gli Hawaiani, presso i quali, avendo violato lo status rituale attribuitogli dagli indigeni, trovò la morte il famoso navigatore James Cook, meglio noto come capitano Cook. Sahlins sottolinea appunto che quelle 'isole' (oltre alle Hawaii, le Figi e la Nuova Zelanda) hanno la loro storia che si intreccia con quella europea e, parallelamente, critica il modo 'insulare' di pensare di molti studiosi occidentali, che hanno creato false dicotomie fra passato e presente, fra struttura ed evento, fra individuo e società, e sono stati a lungo indotti a ignorare le storie degli altri.