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Libri di Cur Cur Strada ARTI
Girolamo Figino. Una pala restaurata e un pittore riscoperto del Cinquecento milanese Frangi F. (Cur.) Strada P. (Cur.) - Scalpendi, 2021
Dopo essere stato uno dei più originali protagonisti della cultura figurativa milanese di metà Cinquecento, Girolamo Figino (1519 circa-1569) è uscito dai radar della storia dell'arte per oltre quattrocento anni. Solo sul finire del secolo scorso il fortunato ritrovamento di una firma ha consentito di recuperare la sua parabola di pittore colto e raffinato, in grado di coniugare il magistero leonardesco, al quale l'aveva iniziato il maestro Francesco Melzi, con i modelli di Raffaello. Realizzato in occasione del restauro di una delle sue opere più significative, la pala raffigurante la 'Sacra famiglia con un santo vescovo' della chiesa di San Marco a Milano (1569), il volume consente di ripercorrere l'intera vicenda dell'artista, celebrato dalle fonti coeve per il suo talento poliedrico. Oltre che pittore, Figino fu infatti miniatore, anatomista, scrittore e musico, meritandosi dall'amico Giovan Paolo Lomazzo il soprannome, affettuosamente ironico, di 'Fatuttonulla'.
Seicento lombardo a Brera. Capolavori e riscoperte. Ediz. illustrata Coppa S. (Cur.) Strada P. (Cur.) - Skira, 2013 - Arte Antica. Cataloghi
Il volume presenta opere dei principali protagonisti del Seicento lombardo, dall'età di Federico Borromeo alla successiva stagione barocca, in massima parte restaurate negli ultimi decenni ma normalmente sottratte all'attuale percorso espositivo della Pinacoteca di Brera di Milano. Tra le pale d'altare si distinguono il Noli me tangere di Fede Galizia, l'Assunzione della Vergine di Carlo Francesco Nuvolone, il San Francesco in estasi sorretto dagli angeli di Giuseppe Nuvolone e il Cristo nel sepolcro adorato da san Francesco d'Assisi, santa Chiara, san Carlo Borromeo, sant'Alberto Quadrelli e un santo vescovo (Ambrogio?) di Giovanni Battista Crespi detto il Cerano. Sono presentati anche diversi ritratti e altri dipinti di soggetto sacro di piccolo e medio formato, tra i quali il bozzetto per una pala d'altare nella Certosa di Pavia di Morazzone (Madonna del rosario con San Domenico e due angioletti), la tavoletta di Cerano con San Giorgio e il drago e la Natività e adorazione dei pastori di Giuseppe Vermiglio, commovente espressione del realismo lombardo di un pittore sensibile al dettato caravaggesco. Attraverso tre importanti tele viene riproposta una parte significativa della serie dispersa del ciclo di dipinti con le Storie della Passione, già realizzato per la Sala dei Senatori in Palazzo Ducale, oggi Palazzo Reale, a Milano.