D Anna Mariza Libri
Libri di Mariza Anna Storia familiare, ricerca degli antenati
Il ricordo che se ne ha. Biar Miggi D'anna Mariza - Margana Edizioni, 2017
'Il ricordo che se ne ha' scritto da Mariza D'Anna, giornalista professionista (lavora per il giornale 'La Sicilia'), racconta la storia, in parte romanzata, della sua famiglia approdata nella Libia italiana nei primi decenni del Novecento. Ai margini del deserto, a cento chilometri da Tripoli, nel 1928 il bisnonno ottiene in concessione dallo Stato un vastissimo fondo pietroso e lo trasforma in una fiorente attività agricola. Ma è il nonno Carlo la figura centrale del libro, descritto dai suoi venti anni attraverso un percorso che lo vede prendere le redini dell'azienda e portarla alla massima produttività, sino al 1° settembre 1969 quando, con un colpo di Stato il colonnello Gheddafi caccia via dal Paese i ventimila italiani che vi risiedevano, trasformandoli in esuli in una patria che non è più loro, dove non possono più riconoscersi. Nel libro viene evocato un ricordo personale, frutto di racconti vissuti e tramandati in famiglia, che è patrimonio comune di tanti italiani: la storia di una vita trascorsa in Libia dove la convivenza tra popoli di culture, religioni e costumi diversi non solo fu possibile ma ricca di affetti e di solidarietà comuni.
La casa di Shara Band Ong. Tripoli D'anna Mariza - Margana Edizioni, 2021
Dopo 'Il ricordo che se ne ha-Biar Miggi', (Màrgana Edizioni, 2017), Mariza D'Anna torna in libreria con un romanzo-memoria che si può considerare la sua ideale prosecuzione. La storia della sua famiglia in Libia - iniziata nel 1928 con il bisnonno Francesco, proprietario di una grande azienda agricola - prosegue con le sue esperienze di bambina, cresciuta a Tripoli fino all'età di nove anni, e costretta a lasciarla dopo la cacciata degli italiani dal Paese. 'La casa di Shara Band Ong', pubblicato nella collana 'Cristalli di sale', è il luogo dove per la piccola Tea tutto è iniziato. Come nel primo volume, non tutto è fedele memoria di quello che è accaduto ma, raccontando il passare degli anni, l'autrice ricostruisce la sua leggenda privata, comune a tanti bambini nati nell'ex colonia italiana. Improvvisamente nel 1970 la Libia, eden dell'amore dei suoi genitori e della sua infanzia felice, diventa una terra ostile e straniera dalla quale è costretta a scappare, profuga di un Paese nel quale non farà più ritorno.