Graf Arturo Libri
Libri di Arturo Graf Satanismo e demonologia
Il diavolo Graf Arturo - Frilli, 2006 - Biblioteca Dell'insolito
Il volume consiste nel terzo volume della trilogia che iniziò nel 1996 con "LaChapelle Land" e continuò nel 1999 con "Hotel LaChapelle". Ricolmi di immagini a pieni colori, questi due titoli sono stati oggetto di culto per tutti gli appassionati. Questo nuovo libro offre quasi il doppio delle foto ed è una raccolta della visionaria New York del fotografo.
Il diavolo Graf Arturo - Intra, 2021 - Mysteria
La storia del "Diavolo" tra documenti, racconti e credenze- Arturo Graf (Atene, 1848 - Torino, 1913) compose Il Diavolo nel 1889 definendo la sua fatica come un "libro popolare, che si potesse leggere senza fatica, ma forse non senza qualche gusto, da chiunque non faccia professione d'erudito", intendendo con tale termine un pubblico di lettori sì colti ma che non fossero storici, eruditi di professione. Attraverso le parole e gli scritti dei Padri della Chiesa, ma anche quelle delle cronache, dei racconti, dei proverbi e delle credenze popolari, l'autore compone un libro sempre denso ed avvincente. Un discorso sempre elegante e ricercato, ma mai complicato, sulla storia del e sul demonio, e sull'eterno dualismo tra bene e male.
Il diavolo Graf Arturo Libera R. (Cur.) - Archeoares, 2018 - Le Maschere Di Hellequin
Con disinvoltura Graf compone "Il Diavolo", definito dallo stesso autore, come: libro popolare, che si potesse leggere senza fatica, ma forse non senza qualche gusto, da chiunque non faccia profession d'erudito, intendendo con tale termine, come già sottolineava e precisava, alla fine del secolo scorso, Luigi Firpo (1915-1989) un pubblico di lettori sì colti, ma che non fossero storici, eruditi di professione. Un libro pertanto avvincente e denso al tempo stesso, la cui trama s'imposta sulla profonda conoscenza dell'autore di un ampio e variegato complesso di documenti e sulla loro abile e accorta tessitura. Un sapiente arazzo in cui i fili della storiografia, che formano la fitta, compatta trama, s'intrecciano con quelli dell'ordito dell'ironia, del sarcasmo, delle assolute, incrollabili certezze delle conquiste della ragione e del positivismo propri di una Belle Époque che ancora non ha conosciuto la follia della Grande Guerra.