Caruso A Libri
Libri di Caruso pubblicati nella collana Il Cammeo con argomento Sicilia
Quando la Sicilia fece guerra all'Italia Caruso Alfio - Longanesi, 2014 - Il Cammeo
Per quanto non dichiarata, la guerra che si combatté in Sicilia tra lo sbarco angloamericano nel 1943 e l'uccisione di Salvatore Giuliano nel 1950 fu ad altissima intensità. Cambiarono i pupi e gli scenari, ma il puparo rimase sempre il Partito unico siciliano (massoni, imprenditori, boss di Cosa Nostra, politici d'ogni colore, giudici). E suoi alla fine furono i guadagni. Sette anni di anarchia e terrore, con lo Stato ospite indesiderato. Cominciarono i grandi proprietari terrieri e i nobili per difendere anche i centimetri dei latifondi. Proseguirono gli agitatori fascisti per sabotare la leva obbligatoria. Poi avvennero le rivolte contro la politica dell'ammasso, la guerriglia per il pane, la ribellione di cento comuni, dove l'esercito per ristabilire l'ordine usò mitragliatrici, cannoni, blindati. In un misterioso agguato venne ucciso il personaggio più singolare, Antonio Canepa, professore universitario: nella sua breve vita preparò un attentato a Mussolini, guidò lo spionaggio britannico nell'isola, infiammò con un libello i cuori indipendentisti, si iscrisse clandestinamente al Pci. A intorbidare le acque provvidero la congiura per instaurare i Savoia a Palermo e l'arruolamento nell'Esercito dei volontari per l'indipendenza siciliana. Ne sarebbero discese le stragi di Portella della Ginestra e degli otto carabinieri di Feudo Nobile, sulle quali tuttora proseguono misteri e depistaggi...
Perché non possiamo non dirci mafiosi Caruso Alfio - Longanesi, 2002 - Il Cammeo
Il libro racconta duemila e più anni di storia e di vita siciliana attraverso episodi grandi e piccoli che risalgono al tempo degli arabi e dei fenici. La Sicilia è l'unica terra in cui nel giro di trenta chilometri si passa dalle nevi eterne al mare. Questa sindrome degli opposti è tipica dei suoi abitanti e trova la sua più alta espressione nella mafia, che esprime tutta la negatività del modo di essere siciliani.