Di Guglielmo Giovanni Libri
Libri di Giovanni Di Guglielmo pubblicati nella collana A Lume Spento
Prossime uscite LIBRI Collana A LUME SPENTO in Libreria su Unilibro.it:
Il sole di giugno Di Guglielmo Giovanni - Tabula Fati, 2018 - A Lume Spento
La poesia di Giovanni Di Guglielmo è un esempio di come la parola possa e sappia filtrare le emozioni e riproporle al dialogo della scrittura con pregnanze sue proprie e con immagini assai espressive, declinate sul filo dell'evidenza e dell'argutezza, ma sempre entro le latitudini di un ordine acconcio, argomentativo e di una vocazione ai toni dimessi, che si fanno simmetrici - fra l'altro - a relazioni, a rimandi e a gesti del dettato quotidiano, di quel fluire naturale e infinitesimo - anzi umile - in cui si sbroglia il vissuto di ciascuno e in cui eccelle la grazia del diminutivo. Di Guglielmo, infatti, è poeta delle minime cose, dei frammenti in cui si libera l'intero, degli squarci che danno luce e chiarore e delle piccole (grandi) realtà dell'esistenza, ai quali egli somma la propria umanità e aggiunge l'animo e i ricordi, il proprio cuore, la delizia che fa crescere e la parola franca, spigliata, incline a comprendere e ad amare, a farsi tramite di stupore e di amicizia, di affetto e di quel bene che sempre resta e moltiplica.
Nei silenzi da catturare Di Guglielmo Giovanni - Tabula Fati, 2016 - A Lume Spento
La raccolta si apre non a caso con un richiamo alla parola, a cui il poeta affida, pagina dopo pagina, un ruolo testimoniale e le molte ed argute persuasioni etiche ed esistenziali, perché la 'parola' - per Giovanni Di Guglielmo - è la latitudine espressiva nella quale maturano i dettati della biografia, ed è pure, allo stesso tempo, l'orizzonte nel quale prendono forza e si fanno espliciti i sentimenti, le investigazioni della mente e dell'animo, le pronunce della volontà, i racconti del vissuto e i legami che stringono i possessi e le perdite, non meno che i compromessi e le fughe. 'Dire', infatti, è riconoscersi, è dare significato alle proprie scelte, è narrare a sé e agli altri gli incontri che - di giorno in giorno - si sono incaricati di mostrare o di togliere, di insuperbire o di disilludere, come accade - appunto - nella vita di tutti e nella realtà che ciascuno percorre nei calendari e nelle personali costruzioni.