Gregotti Vittorio Libri
Libri di Vittorio Gregotti pubblicati nella collana Einaudi Passaggi
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9788806263188 Breve storia del clima in Italia. Dall'ultima glaciazione al riscaldamento globale
Il sublime al tempo del contemporaneo Gregotti Vittorio - Einaudi, 2013 - Einaudi. Passaggi
I fondamenti dei progetti di architettura di successo mediático hanno proposto negli ultimi trent'anni un rovesciamento dell'idea di sublime come identificazione con la cultura del capitalismo finanziario globalizzato. Ciò impedisce ogni presa di coscienza di una distanza critica che permetta di leggere le contraddizioni che presiedono lo stato attuale delle cose e la costituzione di linguaggi capaci di proporre possibilità alternative. Le illusioni che hanno connesso, con straordinari risultati, razionalismo e Repubblica di Weimar, costruttivismo e prima rivoluzione sovietica, non ci sono più consentite; ma ciò non significa che le forme dell'architettura non debbano essere volte anche oggi alla ricerca della verità, che non è prima ma è nella concreta forma della nuova cosa; anche attraverso la finzione ma mai attraverso la menzogna. Forme che debbono costruire possibilità altre di conoscenza, senza rispecchiamenti di ideologie come falsa coscienza. Per Gregotti è quindi importante opporsi a qualsiasi disgiunzione dell'architettura non solo dalla politica ma anche dal contesto, dalla coscienza della storia, dall'uso, dalla regola come misura di ogni eccezione, al fine di mettere in atto, per mezzo delle forme dell'architettura, una nuova critica positiva della realtà capace di proporre una modificazione creativa dello stato delle cose.
Architettura e postmetropoli Gregotti Vittorio - Einaudi, 2011 - Einaudi. Passaggi
Il trionfo della città nel mondo contemporaneo è diventato un luogo comune: sia nei paesi ricchi che in quelli in via di sviluppo la popolazione urbana cresce costantemente, dando luogo a fenomeni di enorme portata economica, sociale, culturale. Vittorio Gregotti getta uno sguardo sulle città di oggi e sulle possibilità, le sfide e i problemi che esse pongono alla pratica dell'architettura. Se è vero che la globalizzazione della finanza e dei consumi ha trasformato con forza dirompente la nozione stessa di città, l'architettura ha spesso scelto, per comodità o addirittura per convinzione, di ridursi a rispecchiamento dell'ordine globale, all'inseguimento di una bizzarria di superficie e indifferente al suo contesto che tradisce le ragioni profonde del suo essere pratica artistica. Ma è impossibile recuperare una distanza critica nei confronti della post-metropoli trionfante che consenta di disegnarla e progettarla in modo diverso? E non si può sperare che le tendenze accelerate e convulse dei cambiamenti globali potranno depositarsi, dando forma a modalità di architettura urbana altrettanto significative ed equilibrate di quelle del passato?