Kassabova Kapka Libri
Libri di Kapka Kassabova pubblicati nella collana Mediterranea
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9788883064609 Viaggi in Russia
9788883064593 La casa solitaria
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Anima. Una pastorale selvaggia Kassabova Kapka - Crocetti, 2024 - Mediterranea
"Anima. Una pastorale selvaggia" è il quarto e ultimo volume che la scrittrice di origini bulgare Kapka Kassabova dedica alle regioni balcaniche meridionali, quelle comprese in particolare tra Macedonia e Bulgaria. Dopo avere riflettuto sul tema dei confini (in Confine), avere raccontato il versante macedone della sua famiglia (ne Il lago) ed esplorato la tradizione erboristica bulgara che ancora sopravvive nella valle formata dal fiume Mesta e racchiusa dal massiccio dei Rodopi con Elisir, qui l'autrice si concentra su un territorio più raccolto, la catena montuosa del Pirin, e su un tema in particolare, ovvero l'antico stile di vita dei pastori che lo abitano, insidiati dal capitalismo e dalla modernità. Kassabova vuole conoscere, approfondire, cercare le radici e le storie dei luoghi e di chi ci vive, perciò condivide per un certo periodo l'esistenza dei pastori e delle greggi e ne segue la transumanza, per poi descrivere l'asprezza, le difficoltà, l'isolamento, il legame quasi simbiotico tra gli uomini e i loro animali. Da tutto questo nasce un racconto profondamente empatico, più diretto e intimo rispetto ai precedenti, che mette al centro la relazione tra l'uomo e la natura, la fondamentale salvaguardia di quest'ultima e, soprattutto, l'importanza di tenere vive, non soltanto attraverso il ricordo, le antiche tradizioni popolari e culturali. In questo gran finale della sua tetralogia balcanica, straordinario ritratto della vita pastorale, Kapka Kassabova penetra più profondamente nello spirito del luogo di quanto non avesse mai fatto prima.
Il lago. Ritorno nei Balcani in pace e in guerra Kassabova Kapka - Crocetti, 2022 - Mediterranea
"Ho viaggiato in territori lontani. Ho tentato la fuga. E tuttavia sono qui, in riva al lago, in cerca di risposte," scrive Kapka Kassabova, che in riva ai laghi di Ocrida e Prespa ha le sue radici, in un incrocio di confini che separano Grecia, Albania e Macedonia del Nord. Un centro geografico che è anche un appuntamento, a lungo disatteso, con le storie della sua famiglia, attraversata dalle migrazioni e dai rivolgimenti della storia. Più di cent'anni fa partì la bisnonna lasciando il Regno di Jugoslavia per quello di Bulgaria, la imitò la nonna quando quegli Stati avevano già cambiato nome, e poi la madre, verso la Nuova Zelanda, e Kapka di nuovo in Europa. Una genealogia di sradicati: donne e uomini che ogni volta devono cominciare da zero in posti dove a stento sanno pronunciare i loro nomi, in cerca di una pace che può diventare perversamente elusiva. Mentre la storia dell'Europa centrale incombe alle loro spalle, tormentandoli con i fantasmi dei conflitti peggiori e la dolcezza delle tradizioni antiche. Queste pagine, all'esplorazione di un confine dove Oriente e Occidente si intrecciano mescolando lotte sanguinose e splendidi amori, ci interrogano su come la geografia e la politica si imprimano nelle famiglie e nelle nazioni, ponendoci di fronte alle domande più cruciali sulla sofferenza umana e sulla nostra capacità di cambiamento.
Elisir. Nella valle alla fine del tempo Kassabova Kapka - Crocetti, 2023 - Mediterranea
In "Elisir", in una valle fluviale selvaggia incastonata tra le tre montagne che la definiscono, Kapka Kassabova va in cerca della profonda connessione tra le persone, le piante e il luogo. Il Mesta è uno dei fiumi più antichi d'Europa e le foreste e le montagne circostanti dei Balcani meridionali costituiscono un ambiente straordinariamente ricco per i raccoglitori di erbe e piante. Per diverse stagioni, Kassabova trascorre del tempo con gli abitanti di questa regione magica. Incontra donne e uomini discendenti da una lunga stirpe di raccoglitori, guaritori e mistici. Impara a conoscere le piante selvatiche e l'antica pratica dell'erboristeria che le utilizza, e sperimenta un sistema simbiotico in cui natura e cultura si fondono da millenni. Attraverso i suoi incontri accattivanti arriviamo a comprendere il peso devastante della perdita dell'eredità ecologica e culturale che la gente di questa valle ha subito. Kassabova riflette su ciò che essere disconnessi dal luogo può fare alle nostre anime e ai nostri corpi. Eppure, nella sua ricerca dell'elisir, trova anche motivi di speranza. La gente della valle è custode di una rara conoscenza, non solo delle piante di montagna e delle loro proprietà, ma anche di come trasformare la sofferenza collettiva in guarigione.