Moraglio Adriano Libri
Libri di Adriano Moraglio pubblicati nella collana La Bellezza Dell Impresa
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C'era una volta un pezzo di legno. I Vigolungo, da falegnami e costruttori di mobili a leader nei compensati Moraglio Adriano - Rubbettino, 2019 - La Bellezza Dell'impresa
Giovanni Vigolungo nella seconda metà dell'Ottocento è un attivo artigiano falegname a Benevello, nelle alte Langhe albesi. Il figlio Pietro, nel 1919, trasferisce l'attività a Borbore, sull'asse Torino-Alba. Qui sviluppa una notevole attività artigianale di mobili; quando già occupava una ventina di operai muore tragicamente, lasciando il figlio Emilio appena diciassettenne. Emilio Vigolungo è il vero artefice del passaggio dalla grande bottega artigianale all'industria; nel 1947, dopo aver già aperto un negozio a Canale d'Alba, trasferisce l'attività in un nuovo stabilimento sempre a Canale, dove si producono mobili da cucina ed armadi. Più avanti Emilio sente la necessità di diversificare e nel 1960 apre un nuovo stabilimento per la produzione di pannelli compensati. Nel 1966 entra in azienda il figlio di Emilio, Piero Vigolungo, che apporta nuovi elementi tecnologici per cui tutti gli sforzi sono concentrati nell'attività dei pannelli compensati e multistrati. L'azienda aumenta sempre di più negli anni Ottanta e Novanta le quantità e le tipologie di prodotti, con conseguente diversificazione dei mercati e settori di vendita.
Con la mente nel robot. L'avventura di un'azienda nata da un ragionevole azzardo Moraglio Adriano Mangano Daniele - Rubbettino, 2019 - La Bellezza Dell'impresa
«Sono ormai due anni che non lavoro più come dipendente; questa condizione dovrebbe rendermi più libero nella ricerca di nuovi contratti, ma il problema è complesso: da alcuni mesi il mercato dell'automazione è pressoché fermo. Spiego tutte queste cose a Victoria, le ho fatto il quadro completo della situazione ma la rassicuro: 'Non starò con le mani in mano. Da stasera comincio a inviare curriculum a raffica. In Italia, in Europa, soprattutto in Germania'. Sono passati diversi giorni da allora, e continuo a passare le notti a mandare e-mail. Ne avrò mandate alcune centinaia, ma l'iniziativa non ha ancora sortito effetti. Solo qualche risposta, e nelle diverse lingue, della serie: 'La ringraziamo, terremo conto della sua candidatura, se avremo necessità la contatteremo'. Ma a me è venuta un'idea. Un azzardo. E se invece di propormi come consulente professionale mi presentassi come titolare di un'azienda di servizi? Magari mi prendono sul serio. Già, però, io un'azienda non ce l'ho... Sì, però posso inventarmela... Mi ha telefonato il responsabile tecnico di una società che in Germania lavora a supporto di grandi case automobilistiche: 'Mr. Mangano, abbiamo ricevuto la presentazione della sua azienda, siamo interessati alla vostra proposta. Vorremmo fare due chiacchiere con lei e il suo staff...'. Da questo azzardo prende slancio la storia della torinese Manganorobot e dei suoi protagonisti».