Comi Claudio Umberto Libri
Libri di Umberto Comi Claudio di Ean 9788838743
La pratica del modello Comi Claudio Umberto - Maggioli Editore, 2008 - Politecnica
Questo libro è un'introduzione ai modi con i quali un architetto usa del modello fisico nel progetto. I suoi contenuti si basano su dieci anni di esperienza nella didattica delle forme di rappresentazione presso la Facoltà di Architettura di Milano e intendono dare una risposta, seppure parziale, alla domanda da parte degli studenti di disporre di indicazioni utili, in quanto pratiche, per la realizzazione del modello. Per sgombrare il campo da ogni possibile equivoco non è un vero manuale, sia per la sua struttura che per la sua veste editoriale volutamente economica. Viceversa è, e vuole essere, uno strumento di lavoro attraverso il quale gli studenti, specie dei primi anni, possano conoscere le tecniche di base e, cosa di maggior importanza, il senso che il modello fisico assume nella concezione e nel controllo del progetto alle sue diverse fasi. Da ultimo, il libro mutua alcune esperienze, proprio degli studenti, sul modello, in quanto è stato concepito ed in parte realizzato come risposta alle richieste più comuni espresse dagli studenti che accedono al laboratorio modelli e prototipi della medesima facoltà. Claudio Umberto Comi, architetto e ricercatore universitario, dal 1997 é stato professore a contratto presso il Politecnico di Milano presso il quale ha tenuto corsi di: rappresentazione, rappresentazione del territorio, disegno edile, tecnologia delle costruzioni e, presso la Facoltà del Design del medesimo ateneo: disegno del prodotto. Nel 2006 ha progettato e allestito il Laboratorio modelli e prototipi della Facoltà di Architettura e Società che attualmente coo
Spazio tempo e città Comi Claudio Umberto - Maggioli Editore, 2009 - Politecnica
Di quante immagini possiamo disporre di una città? Sicuramente tante e molteplici tutte però ancora concepite in uno spazio euclideo. Tali immagini testimoniano il tempo attraverso i caratteri che il luogo esprime nel momento presente. Ognuna di esse, comunque sia fatta è un frammento che, con altri, concorre alla nostra idea di città. In un mondo algoritmico siamo usi scomporre l'insieme in frammenti minuti per poi ricomporli in base a una sequenza che riteniamo ottimale. Nel momento attuale i sistemi assistiti, con i quali trattiamo tali frammenti, finiscono con elidere il tempo. È il momento di chiedersi se fare qualcosa, o lasciare che il tempo lo faccia per noi. Qualora gli eventi cancellassero dalle immagini d'oggi, il tempo del nostro sentire, la città non avrà più un passato. Ritornare a figure diastratiche che dicano il cosa, suggerendo al contempo anche il come e il perché, è la sfida che la città oggi ci lancia.