Quadrelli Emilio Libri
Libri di Emilio Quadrelli di Ean 9788895065
Gabbie metropolitane. Modelli disciplinari e strategie di resistenza Quadrelli Emilio - La Casa Usher, 2013 - Balzo Di Tigre
Emilio Quadrelli ci consegna una lettura della crisi attuale come una nuova grande trasformazione: ciò a cui abbiamo assistito in quest'ultimo lustro è il rovesciamento del paradigma del far vivere e lasciar morire intorno al quale si erano modellate le nostre società per un'intera fase storica. Il ritiro dello Stato dagli ambiti sociali, la fine del Welfare State, è la concreta esemplificazione di questo passaggio. Ma tutto ciò che cosa significa? Perché quell'attenzione per gli equilibri sociali, in una costante mediazione alla ricerca del consenso, si è repentinamente estinta? Perché, oggi, il potere è del tutto disinteressato alla crisi sociale? Se una volta la forza di uno Stato si misurava sulla capacità di mettere a produzione il maggior numero possibile di individui (far vivere), mentre a essere lasciata morire era quella quota di popolazione 'insana' che rappresentava un pericolo di infezione per il corpo della Nazione, oggi l'asserzione foucaultiana va rovesciata, poiché il potere agisce esattamente al contrario: far morire e lasciar vivere. È a partire da tale considerazione che Quadrelli espone una 'tesi forte': la rimessa in circolo, dentro il Vecchio Continente, di un modello coloniale, il quale però, a differenza del passato, non poggia sulla contrapposizione rigida tra un dentro e un fuori, ma uniforma le condizioni di tutti subalterni alle esigenze del capitalismo globale.
Algeria 1962-2012: una storia del presente. Dalla guerra di liberazione alla «guerra asimmetrica» Quadrelli Emilio - La Casa Usher, 2012 - Balzo Di Tigre
L'anniversario dei cinquantanni dalla fine della lotta di liberazione algerina rappresenta il punto di partenza per una riflessione sull'importanza che quell'evento storico riveste tutt'oggi. L'obiettivo che si pone il libro di Quadrelli è quello di porre al centro del dibattito 'l'attualità' della Rivoluzione algerina, per comprendere il suo ruolo cruciale per il mondo contemporaneo. In primo luogo essa rappresenta l'esemplificazione più significativa di un mutamento di paradigma della forma guerra: il conflitto assume i tratti dello scontro di classe, ponendo in contrasto lo Stato, cioè la classe dirigente, con la stessa popolazione. In seconda battuta la Guerra d'Algeria esporta attraverso i processi dell'immigrazione la soggettività delle masse extraeuropee dentro le metropoli del Vecchio continente, anticipando molte delle dinamiche sociali odierne. Infine quel modello politico-militare rivive oggi, come 'memoria attiva', negli orizzonti delle masse subalterne extraeuropee, che sempre più frequentemente traggono ispirazione nei propri modelli organizzativi e nelle istanze ideali da quel precedente storico. L'insieme di questi motivi sembra emancipare la guerra di liberazione algerina dalle mere retoriche commemorative per farne, al contrario, una storia del presente.