Costa P Libri
Libri di Costa editi da Feltrinelli

Nata nel 1954 a Milano, la Feltrinelli editore è una delle principali, e più conosciute, case editrici italiane.
Il suo fondatore fu Giangiacomo Feltrinelli, che qualche anno prima aveva già istituito la Biblioteca “G. Feltrinelli”, atta allo studio della storia contemporanea e dei movimenti sociali, che diventò poi Fondazione.
La casa editrice vera e propria sorse successivamente alla scomparsa della Cooperativa del Libro Popolare, da cui ereditò una collana prestigiosa, ancora oggi tra le più rinomate del panorama editoriale italiano: la Universale Economica.
Giangiacomo Feltrinelli riuscì nel suo intento di “combattere le ingiustizie e cambiare il mondo con i libri”, pubblicando volumi che suscitarono scalpore, mossero profondamente l’opinione pubblica e le coscienze dei lettori. Per la prima volta vennero pubblicati autori del terzo mondo, completamente sconosciuti e su cui l’editore scommise, romanzi di letteratura politica, racconti che fecero scandalo, come, ad esempio, quelli di Henry Miller, o due capolavori internazionali come il Dottor Zivago di Pasternak e Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa
Oltre alla storica collana, attualmente il Catalogo Feltrinelli Editore presenta una sezione dedicata agli Audiolibri Emons Feltrinelli, la Biblioteca di Musica, i Campi del Sapere, i Canguri Feltrinelli e Le Comete Feltrinelli, gli Eredi e gli Zoom flash, la collana FoxCrime dedicata ai thriller, la Feltrinelli Fuochi, le Grandi Letture Feltrinelli, le Nuvole, Real Cinema e Laeffe film festival dedicate al cinema, Kids e Kids Babù dedicate ai più piccoli, i classici Narratori Feltrinelli, le Feltrinelli Rough Guides per le guide turistiche, la Serie Bianca, la Vintage, la Super Universale Economica e la Universale Economica dedicata ai Classici.
La ragione e i suoi eccessi Costa Paolo - Feltrinelli, 2014 - Campi Del Sapere
Che utilità ha oggi la filosofia e qual è la "specialità" del filosofo nell'epoca della settorializzazione dei saperi? Consapevoli dell'impossibilità di preservare la supremazia della "philosophia prima" in quanto conoscenza del Tutto, negli ultimi due secoli i filosofi occidentali si sono trovati spesso nella condizione di dover giustificare la propria funzione, alleandosi ora con la politica, ora con la storia, ora con la scienza. Tutti questi tentativi sono naufragati di fronte all'incapacità di disciplinare gli eccessi della ragione. Congedate le tentazioni autarchiche, a volte persino imperialiste, e i vari sforzi di mettervi freno, è venuto il momento di riconoscere che l'utilità del pensiero filosofico sta forse proprio nella sua natura eccedente, nel connubio tra l'aspirazione metafisica alla totalità e l'apertura scettica alla complessità dell'esperienza, nel desiderio sconfinato di espansione e inclusione, nell'esigenza di conciliare sintesi e apertura alla varietà dell'esistente. Più che di utilità sarebbe allora opportuno parlare di urgenza della filosofia, in quanto forma di curiosità onnivora, desiderio di sentirsi a casa ovunque, caotica creatività intellettuale. Per saggiare la desiderabilità degli eccessi della ragione si riflette in altrettanti capitoli del libro su dieci questioni centrali non solo della filosofia, ma dell'esistenza.
Il Diritto di uccidere. L'enigma della pena di morte Costa P. (Cur.) - Feltrinelli, 2010 - Campi Del Sapere
Perché un altro libro sulla pena di morte? La prima risposta è dettata dalle "cose stesse": il dibattito politico-giuridico contemporaneo ha dato un crescente rilievo al problema della pena di morte. È un dibattito che ha investito singole nazioni, ma si è sviluppato soprattutto nelle sedi internazionali. Chiunque scorra l'agenda delle questioni agitate nell'arena internazionale si imbatte nella pena di morte. È con la natura enigmatica della pena di morte che tutti i saggi presentati in questo volume si misurano: una pena antichissima e ancora attuale; una pena che affonda le radici nei momenti più arcaici della nostra storia e tuttavia continua a essere proposta come un indispensabile strumento di salvaguardia dell'ordine; una pena che ha attraversato l'intera storia dell'Occidente, ma è stata ed è altrettanto nota e applicata all'interno di culture lontanissime dalla nostra. L'obiettivo del libro tuttavia non è offrire un'informazione dettagliata sul presente e sul passato della pena di morte. Gli autori tentano di interrogarsi sulle radici del fenomeno e soprattutto ambiscono a stimolare domande scomode e a mettere in discussione presunte certezze.
Lo stato di diritto. Storia, teoria, critica Costa P. (Cur.) Zolo D. (Cur.) - Feltrinelli, 2006 - Campi Del Sapere
L'opera si propone un'interpretazione teorica dello "stato di diritto", inteso come forma di stato nella quale la limitazione giuridica del potere garantisce uno spazio alla rivendicazione e alla tutela dei diritti fondamentali degli individui: il diritto alla vita e alla sicurezza personale, la libertà, la proprietà privata, l'autonomia negoziale, i diritti politici. La ricerca è impegnata sia in una documentazione storica e filologica, sia in un tentativo di individuare i riferimenti di valore, le modalità normative e le forme istituzionali che accomunano le diverse esperienze.