Onofri Massimo Libri

Libri di Massimo Onofri editi da Donzelli
Recensire. Istruzioni per l'uso libro
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LIBRO   9788860363039

Recensire. Istruzioni per l'uso Onofri Massimo   -  Donzelli, 2008  -  Saggine

'Che cos'è la recensione? È un genere letterario specifico, rigorosamente definibile? O non è, piuttosto, una modalità del pensiero e della scrittura, tale da poter coincidere con la critica letteraria?'. Dopo l'analisi delle condizioni e dello statuto della critica militante, Massimo Onofri torna impavido su un terreno da sempre scivoloso e decide di farci entrare nell'atelier del critico in carne e ossa, all'opera mentre si serve degli strumenti e dei trucchi del mestiere. Attraverso una ricca e significativa rassegna di casi particolarmente felici o infelici di recensioni celebri a libri celebri, Onofri si chiede in sostanza: che cosa si fa, insomma, quando si scrive una recensione? Il critico, convinto com'è che ogni articolo serbi in sé il rimpianto di tutti quelli che non si sono scritti al suo posto, se lo chiede, ben sapendo che il recensire non è un atto sbrigativamente riducibile alla pratica giornalistica, ma rivela, in profondità, la verità dell'atto critico in quanto tale, se è vero che il critico è, innanzitutto, un lettore che scrive e si dà ragione della sua esperienza. Su tali premesse, il libro offre anche un ampio campionario di exempla, divisi idealmente in tre tipologie: come si debba recensire; come assolutamente non si debba; e le stroncature memorabili. Mai reticente, ma sempre chiamando tutti per nome e inchiodando ogni critico alle proprie personali responsabilità, Onofri si mostra qui nella sua più smagliante versione 'militante'.

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La ragione in contumacia. La critica militante ai tempi del fondamentalismo libro
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LIBRO   9788860361943

La ragione in contumacia. La critica militante ai tempi del fondamentalismo Onofri Massimo   -  Donzelli, 2007  -  Saggine

C'è un confine oltre il quale la critica letteraria diventa critica della vita? C'è un punto in cui, per chissà quale metamorfosi, l'interpretazione di un testo diventa notizia del mondo, di un mondo abitabile ben oltre la letteratura? Rileggendo le risposte che alle grandi domande sui concetti di autore, testo e lettore, ha fornito la teoria della letteratura novecentesca, Massimo Onofri ci offre in questo libro l'apologia della critica militante, nella convinzione che essa abbia rappresentato, nel secolo appena trascorso, l'unica forma di resistenza a un totalitarismo, come quello appunto della teoria, che ha provato a cancellare, nel nome del metodo e della scienza, i diritti del lettore in carne e ossa, della vita e del senso comune. Così facendo, e interrogandosi sui concetti di impegno e democrazia, di giudizio di valore e di canone, cui la critica militante è costitutivamente e imprescindibilmente legata, Onofri avanza, in un tempo di feroci fondamentalismi, una sua eretica proposta di illuminismo militante e trascendentale, che sappia riformulare e riproporre i doveri di una ragione, sia pur minima, fallace e certo relativa, ma ancora universalizzabile, confortato dalla certezza che la critica resti, nonostante tutto, l'unica possibilità dell'uomo e del cittadino per uscire dal suo stato di minorità.

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LIBRO   9788860364098

Il suicidio del socialismo. Inchiesta su Pellizza da Volpedo Onofri Massimo   -  Donzelli, 2009  -  Saggine

Nel 1901, dopo un decennio di fervido lavoro, Giuseppe Pellizza da Volpedo ultimerà il quadro maestoso e famosissimo che conosciamo col titolo definitivo di Quarto Stato: senza dubbio l'opera più rappresentativa di quel sistema di valori in cui s'è riconosciuto il movimento operaio e socialista in Italia nel secolo appena trascorso. Soltanto sei anni dopo, però, il 14 giugno 1907, in conseguenza della morte del primo figlio maschio appena nato e poi dell'amatissima moglie, il pittore si suiciderà. Che rapporto ci può essere tra il trionfalismo ideologico di quel quadro e il nichilismo biologico che ha infine armato la mano di Pellizza contro se stesso? Con la sapienza di una penna letteraria che sconfina nel territorio dell'inchiesta d'impronta sciasciana, Massimo Onofri indaga su questa stupefacente ed enigmatica correlazione. Epperò, mentre l'indagine si trasforma via via in un discorso sulla storia pittorica, civile e letteraria dell'Italia tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del nuovo secolo, la vicenda di Pellizza, scrutata da vicino nei fatti e nelle opere con millimetrica ostinazione, si carica di premonizioni che investono una storia ben più vasta ma altrettanto drammatica: quella del socialismo novecentesco, delle sue speranze e delle sue catastrofi.

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