Allegrini V Libri
Libri di Allegrini
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L'onda trascorrente. I «Canti» di Leopardi in Saba, Montale, Sereni e Giudici Allegrini Vincenzo - Quodlibet, 2022 - Quodlibet Studio. Lettere
L'allusione, la polemica, la parodia, le riprese metrico-sintattiche, le citazioni esplicite, nascoste o dissimulate sono le più prevedibili modalità di confronto con il grande poeta ottocentesco. A esse, però, s'affianca qui una costante attenzione al ricorrere di immagini care a Giacomo: le chiuse imposte del Sogno, la mano del finale di A Silvia, l'errar del tuono tra i crinali del Canto notturno, le rive scintillanti della Ginestra. D'altra parte, altrettanto di frequente ritornano - in forme sempre diverse - alcune tra le più celebri figure dei Canti, che siano umane (Silvia, Nerina, Aspasia), divine (le ninfe, le Erinni, Diana), animali (il passero, la greggia) o naturali (la luna, una nuvola che si dilegua e una foglia che cade). Ma nelle liriche dei quattro poeti l'influsso dei Canti non emerge solo in superficie. Il libro leopardiano agisce infatti nel profondo mediante un fitto, e a volte intricato, sostrato comune di topoi: la morte giovanile e innocente, il canto udito da lungi, lo stormire del vento, l'addio prematuro alla giovinezza, il ritorno al borgo natio, le favole antiche della Primavera, l'attesa vana del dì festivo, la fratellanza tra Amore e Morte e altro ancora. Accanto ai topoi, infine, vi sono i mitologemi. Su tutti, quello della fanciulla germoglio, la Silvia-Persefone: il vero fil rouge o, per riprendere una formula di Saba, il «filo d'oro» di queste pagine. È così che l'«onda trascorrente» dei Canti - stavolta l'immagine è sereniana - dà e trova nuova linfa nella poesia di quattro protagonisti assoluti del primo e secondo Novecento italiano.
Oltre le righe. Usi e infrazioni dello spazio testuale Allegrini V. (Cur.) De Simone S. (Cur.) Forte A. (Cur.) - Scuola Normale Superiore, 2021 - Seminari E Convegni
Il volume riunisce gli interventi presentati in occasione della prima edizione del Seminario dottorale e postdottorale organizzato dagli allievi della Scuola Normale Superiore. Il felice incontro tra dottorandi, ricercatori e docenti con profili e formazioni diverse, su un tema volutamente ampio, ha prodotto un dialogo ricco, interdisciplinare, capace di coprire un notevole arco cronologico e una casistica variegata. Marginalia, postille, apparati decorativi, edizioni critiche, ma anche infrazioni e contaminazioni di generi, stili e scritture: un colloquio vivo fra competenze e indirizzi differenti, con la consapevolezza e il desiderio di sondare in direzioni inedite un terreno comune.
I frantumi della memoria. Percorsi dell'ars reminiscendi da Vico a Leopardi Allegrini Vincenzo - Pacini Fazzi, 2020 - Morgana
Cosa rimane, in Italia, dell'arte della memoria tra Settecento e primo Ottocento? O, in altri termini, è vero che l'influsso di quell'antica disciplina inaugurata da Simonide, e poi soggetta a molteplici declinazioni storiche, non va oltre i seguaci di Leibniz? Addentrandosi in un campo d'indagine finora poco esplorato, si affrontano qui questi due principali interrogativi; ne scaturisce un complesso quadro d'assieme, dal quale emergono non solo elementi di rottura, ma anche linee di continuità: retaggi o, con un'immagine vichiana, «frantumi» di una tradizione che continua ad agire in forme differenti. Le opere di Vico, Muratori, Conti, Genovesi, Bettinelli e Leopardi vengono così analizzate dal punto di vista storico, tematico e lessicale, con una particolare attenzione al ricorrere di alcune metafore, come la piega, il frammento, il giocoliere, il geometra, il 'notomista', l'eco, il teatro, il magazzino, il thesaurus e il reliquiario. Un corpus ampio, dunque, che si è scelto di indagare attraverso la lente pluriprospettica della storia delle idee, e sullo sfondo di fenomeni dalla portata epocale: la crisi della retorica e la 'scritturalizzazione' della memoria; l'incrinarsi del rapporto armonico tra segni, parole e cose; il perfezionamento degli strumenti tipografici e la nascita del moderno mercato editoriale; il 'collasso' dell'Enciclopedia; la ridefinizione, in ambito gnoseologico ed estetico, delle funzioni della memoria e della fantasia.