Ambrosini Alberto Libri
Libri di Alberto Ambrosini
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Immaginazione visiva e conoscenza. Teoria della visione e pratica figurativa nei trattati di Leon Battisti Alberti, Lorenzo Ghiberti, Leonardo da Vinci Ambrosini Alberto - Plus, 2009 - Miscellanea
Questo lavoro nasce dall'esigenza di riflettere sul fatto che la dinamica della visione risulta costantemente indicata quale fondamento e modello della pratica figurativa (pittura e scultura). Per intendere il valore dell'assimilazione sono stati presi in esame i libri 'De pictura' (1435-1441 circa) di Leon Battista Alberti, i 'Commentarii' (1447-1455) di Lorenzo Ghiberti e il 'Libro di Pittura' (1480 circa-1518) di Leonardo da Vinci nelle parti che, di volta in volta, apparissero più significative. L'analisi, condotta indipendentemente da un testo all'altro, converge a mostrare che il vedere, ben lontano dall'esaurirsi nell'ambito della semplice percezione, sollecita la capacità cognitiva della mente e permette che l'uomo si renda ad un'esperienza effettiva di ciò che lo circonda. Su queste basi si conclude agilmente che pittura e scultura, poiché trovano fondamento nel vedere, possiedono valore conoscitivo: introducono alla profondità della consapevolezza attaraverso la quale, vedendo, è possibile entrare in contatto con la ricchezza dei fenomeni. Pur concentrando l'attenzione sui testi, lo studio ha inoltre assicurato spazio all'analisi delle opere figurative vere e proprie, in particolare nel caso di Ghiberti, nell'intento di mostrare la diretta congruenza che lega i concetti formulati a parole alla tessitura visiva delle immagini.
«Art is an emotional language». Dinamica della visione e pratica figurativa negli scritti di Medardo Rosso Ambrosini Alberto - Pisa University Press, 2015 -
Questo lavoro costituisce un tentativo di lettura degli scritti e delle formulazioni attraverso le quali Medardo Rosso, per l'intero corso della sua carriera e con un'accelerazione evidente a partire dai primi anni del Novecento, ha inteso dare conto dell'origine e del senso della sua opera. Elemento centrale è la valorizzazione della visione quale autonomo veicolo di pensiero e sorgente di una modalità visiva di organizzazione del linguaggio che ha la sua naturale forma di esplicitazione nella pratica figurativa, la scultura anzitutto. Il pensiero che trova conduttore nella visione precede l'imporsi della funzionalità discorsiva. Per questo motivo non sa ad essa ridursi né può essere descritto utilizzando le categorie che a questa si applicano. Se ha il suo principio di articolazione nella luce, si sviluppa in una dimensione di massima concretezza: è accompagnato dall'animarsi della capacità di reazione emotiva. Per Rosso la scultura, e le opere figurative in genere, possiedono valore se soltanto, agendo sulla funzionalità visiva, sono in grado di risvegliare questa modalità specifica del pensare. Così facendo si costituiscono difatti quali veicoli di pienezza. Poiché liberano le risorse della sensibilità, permettono a chiunque le osservi di entrare in contatto con la ricchezza del mondo da una posizione di partecipazione e confidenza effettiva.