Barth Ingrid Libri
Libri di Ingrid Barth
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La pantera rosa e altri racconti Barth Ingrid - L'autore Libri Firenze, 2013 - Biblioteca 80. Narratori
La pantera rosa che non sapeva di essere rosa, nemmeno sapeva di essere una pantera, perché era stata tolta molto piccola alla sua mamma, una splendida pantera nera, morta nel dare alla luce il suo piccolo. Era stata allevata a biberon e a latte da una cagnolina bastardina, che chiameremo canebalia, ed era stata coccolata da un essere alto e magro, a due zampe, con un pelo molto strano che cambiava secondo il tempo e la stagione: una volta a righe, poi a quadretti, una volta molto morbido, altre volte strano e ruvido. Era stata una vita spensierata e felice, almeno per quanto una pantera possa capire della felicità panteriana. Ma poi, un giorno era successa una cosa molto ma molto sgradevole: quell'essere morbido e caldo non c'era più e qualcun altro simile abbastanza bruscamente la mise in una gabbia, senza balia, senza niente di morbido sul quale adagiarsi...
Una bambina nella seconda guerra mondiale Barth Ingrid - L'autore Libri Firenze, 2011 - Biblioteca 80
'Quante volte, anche di giorno, si sentiva il rombo degli aerei nemici che volavano verso Berlino. Era un suono continuo, profondo, e guardando il cielo si vedevano molti, moltissimi aerei in formazione che sorvolavano il paese. Sembravano gli aerei giocattolo che noi bambini avevamo in casa, ma non era così: questi erano veri e portavano le bombe a Berlino. Facevano molto spavento e quando arrivavano tutti noi bambini correvamo più presto possibile a casa...'.
Una bambina nella seconda guerra mondiale Barth Ingrid - Altromondo Editore Di Qu.Bi Me, 2021 - Mondo Di Dentro
'Quante volte, anche di giorno, si sentiva il rombo degli aerei nemici che volavano verso la città. Era un suono continuo, profondo, e guardando il cielo si vedevano molti, moltissimi aerei in formazione che sorvolavano il paese. Sembravano gli aerei giocattolo che noi bambini avevamo in casa, ma non era così: quelli erano veri e portavano le bombe a Berlino. Mi spaventavano e quando arrivavano tutti noi bambini correvamo il più presto possibile a casa.'