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Lo spleen di Parigi. Piccoli poemi in prosa. Testo francese a fronte Baudelaire Charles Rella F. (Cur.) - Feltrinelli, 2015 - Universale Economica. I Classici
Nel 1857, al tempo della pubblicazione dei 'Fiori del male', Baudelaire dichiara che gli artifici dello stile poetico sono un ostacolo allo sviluppo di un pensiero che abbia come oggetto la verità. È l'atto di nascita dello 'Spleen di Parigi', la serie di poemi in prosa che, a partire dalle città immense e dai mille destini che vi si intrecciano, cercano di trovare un linguaggio che li sappia esprimere, ma che sappia esprimere anche i soprassalti di una vigile coscienza in cui essi si riflettono come una esperienza incancellabile. Questo linguaggio deve afferrare l'inafferrabile, deve trasformare la dissonanza che domina il Moderno, come la sua cifra più autentica e tragica, in un canto di bellezza che si elevi sopra le nebbie delle strade, sopra la cupa foresta di pietra dei tetti e delle mansarde che abbuiano la città.
Ultimi scritti: Razzi-Il mio cuore messo a nudo-Povero Belgio Baudelaire Charles Rella F. (Cur.) - Feltrinelli, 2014 - Universale Economica. I Classici
'Razzi' e 'Il mio cuore messo a nudo' sono sempre stati pubblicati sotto il titolo sviante - un vero e proprio fardello che la critica si trascina da quasi un secolo - di 'Diari intimi'. 'Povero Belgio' è sempre stato considerato un frammento di opera incompiuta, da lasciare all'esposizione specialistica, e come tale è inedito in Italia. Si tratta invece del progetto unitario di un'opera nella quale Baudelaire intendeva andare oltre tutto quanto aveva scritto fino a quel momento, in prosa e in poesia. Questa doveva essere la sua opera assoluta: un lavoro in cui la passione del soggetto per il mondo (il cuore messo a nudo) doveva riflettere il mondo stesso nelle sue più laceranti contraddizioni. Odio, gioia, rancore, ansia d'infinito e senso di claustrazione si alternano in un tono che, ha detto Proust, non ha uguali dopo quello dei profeti d'Israele. Ma non si tratta di questo: non è solo questa grandezza che Nietzsche e Valéry riconobbero subito. Nel suo andamento frammentario l'opera è forse il modello della forma che la riflessione ha assunto nella modernità: una riflessione capace di uscire dai codici conoscitivi noti, per avventurarsi, con una prosa mobile e mutevole, nelle contraddizioni che solcano il soggetto e il mondo. Questa edizione è completata dagli abbozzi delle 'Lettere di un atrabiliare', dai frammenti del 'Carnet' e dalle 'Notizie autobiografiche'.