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Libri di Cur Bellocchio
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«Una dolorosa immobilità». La vita di Giovanni Pascoli in una sceneggiatura interrotta Consolo Vincenzo Bellocchio Marco Cerami Vincenzo Lavezzi G. (Cur.) Massia F. (Cur.) - Fondazione Mondadori, 2024 - Biblioteca
Si pubblica qui per la prima volta una sceneggiatura inedita e non finita sulla vita di Giovanni Pascoli, scritta da Vincenzo Consolo ma frutto di un lavoro progettato, discusso ed elaborato con Vincenzo Cerami e Marco Bellocchio (cui sarebbe spettata la regia) nei primissimi anni Ottanta. Nel Fondo Vincenzo Consolo di Fondazione Mondadori sono conservate due distinte redazioni della sceneggiatura, una manoscritta e una, successiva, dattiloscritta: la seconda è riprodotta qui a testo, mentre della prima si dà ampio conto nell'Introduzione, firmata da Gianfranca Lavezzi, che ricostruisce la storia del progetto cinematografico e la vicenda genetica ed evolutiva del testo, risalendo anche alle fonti (in particolare, Lungo la vita di Giovanni Pascoli, la biografia scritta dalla sorella Mariù). Entrambe le redazioni sono parziali, in quanto ripercorrono un periodo limitato della vita di Pascoli - relativo agli anni giovanili universitari e 'scapigliati' trascorsi a Bologna - che è forse anche il più interessante: ricco di tensioni e tormenti, vitalità e apertura sociale, in una dissociazione irrisolta tra impegno politico, familiare e letterario. Di assoluto rilievo è poi l'Appendice, per la quale Marco Bellocchio ha regalato un suo inedito di ambito pascoliano del 2018: la sceneggiatura di un cortometraggio, Zvanì, accompagnata da un disegno a penna per un altro 'corto' non finito, intitolato La cavallina storna.
I pugni in tasca. Con DVD Bellocchio Marco Ciment M. (Cur.) Autelitano A. (Cur.) - Edizioni Cineteca Di Bologna, 2015 - Il Cinema Ritrovato
Un grido di rivolta contro ogni istituzione. Il folgorante, crudele esordio di Marco Bellocchio infierisce con rabbia e disperazione contro la famiglia, il cattolicesimo e altre colonne portanti della borghesia italiana. Selvaggio, sarcastico, molto liberamente autobiografico, girato nelle campagne di Bobbio, porta in scena un eroe antisociale e ribelle. In equilibrio fra adesione e distacco dalla folle lucidità del protagonista, il regista prefigura alcuni umori del '68. A cinquant'anni di distanza 'I pugni in tasca' mantiene intatta la propria modernità e carica corrosiva. Il volume, curato da Michel Ciment, comprende un'intervista esclusiva a Bellocchio dello stesso Ciment, numerosi disegni dello storyboard originale realizzato dal regista, un'antologia della critica dell'epoca con testi di Pietro Bianchi, Italo Calvino, Grazia Cherchi, Goffredo Fofi, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Elio Petri, Mario Soldati e Roger Tailleur, e saggi di Roberto Chiesi ed Emiliano Morreale. Il film: Grazie al restauro della Cineteca di Bologna, effettuato presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata con il sostegno di Giorgio Armani, per la prima volta, dopo cinquant'anni, 'I pugni in tasca' ritrova quella fotografia piena di contrasti che Bellocchio voleva e che, per un errore di laboratorio, non fu possibile ottenere. Il restauro è stato supervisionato da Daniele Cipri. Contenuti extra: 'La colpa e la pena' (1961), 'Abbasso il zio' (1961), 'Ginepro fatto uomo' (1962): i due cortometraggi e il mediometraggio...
Quaderni di Synapsis. Vol. 5: Finestre Bellocchio L. (Cur.) - Mondadori Education, 2006 - Cartografie Dell'immaginario
Il quinto volume dei 'Quaderni di Synapsis', che raccoglie gli atti della Scuola Europea di Studi Comparati, è dedicato al tema 'finestre'. I saggi affrontano i maggiori campi di indagine che la finestra chiama in causa in letteratura, pittura, teatro, cinema e televisione: dal topos della 'bella alla finestra' alle finestre della coscienza, dalla prospettiva lineare a quella rovesciata, dal punto di vista al voyeurismo, dalle finestre perturbanti alle metafinestre.