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Libri di Miguel Bonasso
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Ricordo della morte Bonasso Miguel - Il Saggiatore, 2012 - Narrativa. Supertascabili
Miguel Bonasso racconta solo di fatti realmente accaduti, ai quali spesso ha assistito di persona, e lo fa con la tensione del grande narratore. Da una parte il piano dei servizi sociali della marina e dell'esercito argentini, dall'altra l'incredibile storia di uomini costretti a sopportare un'atroce tortura fisica e psicologica. 'Ricordo della morte' è un reportage lucido e spietato sui crimini di una delle più terribili dittature dell'ultimo secolo.
Diario di un clandestino Bonasso Miguel - Tropea, 2006 - Storie
Fine anni novanta. Dopo il suo lungo esilio europeo e messicano, Miguel Bonasso ha ricominciato a vivere e lavora come giornalista, ma la paura degli anni bui della clandestinità lo visita di notte, negli incubi. Insieme alla figlia e al genero, ha l'opportunità di rovistare tra gli oggetti che popolavano i suoi rifugi messicani dell'esilio e 'gli archivi della lotta della speranza e del terrore' conservati da un amico a Città del Messico. Tra documenti ingialliti, vecchie agende e passaporti falsi impiegati per uscire dall'Argentina nell'aprile 1917, dal doppiofondo di una vecchia valigia emerge 'il diario' con gli appunti caotici presi nell'arco del decennio cruciale degli anni settanta: i dieci anni in cui Bonasso militò nei Montoneros, dall'arruolamento alla rottura. Da questa 'memoria del sottosuolo' l'autore recupera la quotidianità di quegli anni, 'l'aroma della giovinezza perduta, gli aneddoti sublimi e quelli ridicoli, la tragedia e la commedia, l'intimità e le gesta'.
Ricordo della morte Bonasso Miguel - Net, 2006 - Narrativa
Bonasso racconta di fatti raccapriccianti realmente accaduti ai quali ha spesso assistito di persona. Da una parte, il piano dei servizi speciali della Marina e dell'Esercito argentini per sterminare tutti i dirigenti 'montoneros' del Partito peronista, dall'altra la storia, a tratti incredibile, di tre amici che hanno collaborato a un fallito tentativo di sovvertire la dittatura militare. Uomini costretti a sopportare un'atroce tortura fisica e psicologica, eppure capaci di sopravvivere: il Nariz, che convoca una conferenza stampa in occasione dei Mondiali di calcio del 1974; Tulio Valenzuela, che dopo essersi rifugiato in Messico denuncia da quel paese la drammatica situazione argentina; Jaime Dri, il Pelado, la cui figura è il filo conduttore del romanzo e che riuscirà a fuggire in circostanze rocambolesche nel Paraguay.