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Rinforzo narrativo e terapia cognitiva per l'auto-stigma. Come lo sviluppo di una nuova narrazione di sé e la riformulazione di pensieri disfunzionali può contrastare l'auto-stigma nelle persone con malattia mentale Yanos Philip T. Roe David Lysaker Paul H. Lasalvia A. (Cur.) Bodini L. (Cur.) Bonetto C. (Cur.) - Giovanni Fioriti Editore, 2024
'Rinforzo narrativo e terapia cognitiva per l'auto-stigma (Narrative Enhancement and Cognitive Therapy - NECT) è un intervento che ha l'obiettivo di aiutare le persone con malattia mentale a superare l'effetto che l'internalizzazione di stereotipi negativi (ad esempio, pericolosità, incompetenza e inguaribilità) ha sul senso del proprio valore, di modo che possano realizzare appieno il proprio progetto di vita. NECT è stata originariamente sviluppata da Philip T. Yanos, David Roe e Paul Lysaker grazie a un finanziamento ricevuto nel 2008 dai National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti. Già dalla metà degli anni 2000 gli autori erano interessati a mettere a punto un intervento di questo tipo, partendo dall'assunto che il processo di internalizzazione dello stigma (noto anche come auto-stigma) giocasse un ruolo fondamentale nell'inibire i percorsi di recovery nelle persone con gravi malattie mentali (quali la schizofrenia). In effetti, l'auto-stigma porta molte persone a adottare una 'identità legata alla malattia' che diminuisce la loro speranza nel futuro e li scoraggia dal perseguire obiettivi lavorativi e educativi che sarebbero altrimenti in grado di raggiungere.
Terra, legno e materiali deperibili nell'architettura antica. Atti del Convegno internazionale di Studi (Padova, 3-5 giugno 2021) Previato C. (Cur.) Bonetto J. (Cur.) - Quasar, 2023 - Costruire Nel Mondo Antico
Il Convegno internazionale promosso dal Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università di Padova ha approfondito il tema dell'uso dei materiali deperibili nell'architettura antica, con particolare riferimento agli edifici del mondo greco, magnogreco, fenicio-punico, etrusco e romano. L'idea di dedicare un convegno a questa tematica è nata dalla consapevolezza che l'ampio panorama di studi sull'architettura antica ha rivolto finora un modesto interesse all'impiego di materiali deperibili a scopo edilizio, sia a causa dell'ampia diffusione negli edifici antichi di altre tipologie di materiali da costruzione, quali in primis la pietra e il laterizio, sia per il minor livello di conservazione di strutture in terra cruda e/o legno, sia infine per la maggiore difficoltà di riconoscimento e di analisi di tali strutture in fase di scavo. Gli Atti del Convegno raccolgono nuovi dati sulla diffusione delle tecniche costruttive in materiali deperibili, col fine ultimo di definire un quadro aggiornato sull'impiego di legno e terra in epoca antica in strutture ed edifici delle regioni del Mediterraneo e dell'Europa continentale, tra la Preistoria e la tarda antichità.