Bortoletti Daniele Libri
Libri di Daniele Bortoletti
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Riccardo Reim Bortoletti Daniele - Coniglio Editore, 2006 - Contemporanei All'imbecillità
Regista teatrale, scrittore e letterato, attore di talento, Riccardo Reim si è imposto fin dagli esordi per il rigore e l'originalità delle sue scelte nonché per la solidità della sua cultura che gli consente di spaziare senza difficoltà (e spesso con notevole sense of humour) dal romanzo d'appendice ai mémoires libertini del Settecento francese, dalla ghost story alla riscoperta di testi rari e dimenticati del nostro Ottocento, dalla narrativa al saggio critico, dal teatro di prosa all'inchiesta di taglio giornalistico, dal cinema al balletto classico - perfino alla musica leggera - sempre con risultati di indiscutibile qualità. Contestato, vilipeso o amatissimo, ma sempre protagonista, Reim ha percorso ostinato e attento la sua strada senza mai perdersi, con eccezionali compagni di viaggio (intellettuali, registi, attori) che, di volta in volta, si sono chiamati Aldo Thonfo, Cesare Zavattini, Alberto Moravia, Dario Bellezza, Tinto Brass, Dacia Maraini, Copi, Damiano Damiani, Carmen Maura, Pino Micol, Philippe Leroy, Francesca Benedetti... In questa monografia, Daniele Bortoletti gli rende omaggio con una intervista che rispecchia il 'parlato semiserio', apparentemente svagato di Reim e fornendo, inoltre, materiali e apparati critici che ne completano il ritratto a tutto tondo di artista scomodo e 'scandaloso', eclettico e sfuggente, di indubbia originalità e spessore.
Porto delle scimmie Bortoletti Daniele - Halley Editrice, 2005 - Gli Invisibili
'Porto delle scimmie' è un romanzo di ricerca che guarda all'interno di un osceno girotondo di adolescenti addestrati in una scuola militare. Uno psicologo che trasforma la sua tesi in una macchina per torture, un disertore che sceglie la disciplina del disonore, un trafficante di sostanze proibite ormai sull'orlo del tracollo e una recluta la cui adesione all'Ordine è condizionata dalle più crude verità del corpo, del sesso e della violenza. Originalmente concepito come studio sulle 'istituzioni totali', il romanzo racconta un sotterraneo tentativo di fuga in cui l'iperrealismo, in particolare quello usato nelle scene d'amore, demolisce 'dal di dentro' tutte le immagini più insipide, invisibili della nostra vita collettiva.