Cajano Elvira Libri
Libri di Elvira Cajano
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La tutela dei beni architettonici a Roma negli anni Trenta del Novecento tra conservazione, recupero e innovazione Cajano Elvira - Gangemi Editore, 2022 - Arti Visive, Architettura E Urbanistica
Il libro ripercorre criticamente, attraverso l'analisi della documentazione inedita conservata presso gli archivi del Ministero della Cultura, gli interventi di restauro diretti o promossi dalla Soprintendenza di Roma negli anni Trenta del Novecento, con la guida del Soprintendente Alberto Terenzio (1928-1952). Il tema viene affrontato contestualizzando le scelte operative all'interno di un dibattito molto ampio sulle questioni legate alla tutela, analizzando l'operato dei funzionari dell'Ufficio che contribuiscono all'evoluzione della dottrina del restauro con un continuo confronto fra teoria e prassi. Il ruolo svolto in quegli anni dal Soprintendente e dai suoi collaboratori costituisce, ancora oggi, un esempio per un'azione non meramente burocratica ma culturale, che il Ministero deve sostenere all'interno della società, con la collaborazione e circolarità virtuosa fra tecnico, accademico e politico.
Il tempietto del Carmelo a Roma Cajano Elvira - Gangemi Editore, 2017 - Processi Costruttivi Dell'architettura
'Il restauro del Tempietto del Carmelo, promosso dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Roma del MiBACT, diviene per Fautore, che ne è progettista e direttore dei lavori, occasione di studio e approfondimento delle conoscenze sul tema inteso non solo come opera singola ma anche come tipo architettonico. Analizzando i documenti d'archivio e confrontandoli con le fonti bibliografiche e iconografiche, l'arch. Cajano ricostruisce le fasi costruttive dell'edificio e i suoi successivi restauri indagando le motivazioni che portarono i Devoti della B.ma Vergine nella piazzetta Boccapaduli a richiedere l'autorizzazione alla sua realizzazione e dedicazione. Dalle fonti emerge che il Tempietto fu realizzato nel 1759 all'interno del Ghetto di Roma per proteggere un'immagine della Vergine Maria, assumendo caratteristiche che lo resero un caso particolare nell'ambito dell'architettura sacra minore della città. L'attento restauro portato a compimento ha saputo coniugare interventi di pura conservazione della materia antica con altri d'integrazione delle lacune risolte in chiave contemporanea evitando tentazioni di riletture analogiche, ma riuscendo ad ottenere una convincente sintesi estetica dell'opera, coerente con l'avvenuto riconoscimento del suo valore storico-artistico. Questo ha consentito di arrivare a una 'nuova' e convincente redazione architettonica fondata sulla valorizzazione della preesistenza, obiettivo dichiarato e concretamente raggiunto.' (dalla Presentazione di Alessandro Ippoliti)